giovedì 19 agosto 2021

Guarire con Basile: recensione di Michela Zanarella

La recensione di Michela Zanarella su Brainstorming Culturale - Magazine di Arte e Cultura di Guarire con Basile Dodici fiabe per conoscerci meglio, tradotte e commentate da Dario Amadei, Castelvecchi editore



mercoledì 4 agosto 2021

#senzaunlibromai di Laura Marotta: La pietra del gallo in "Guarire con Basile"

E con la fiaba La pietra del gallo (se sei nella rovina più nera può capitare che tu debba recidere legami forti che ti tengono però immobilizzato - nella fiaba il protagonista ucciderà il suo amato gallo - e iniziare un percorso lungo e faticoso per acquisire la piena consapevolezza delle tue potenzialità - simboleggiate nella fiaba da una pietra magica) finisce il mio appuntamento (quasi) quotidiano in compagnia di una fiaba di Giambattista Basile.
"(...) attese che il Sole uscisse a somministrare al Cielo le pillole dorate per purgarlo dell'ombra"
"(...) e prima che il Sole insegnasse ai suoi cavalli a saltare nel cerchio dello zodiaco scese per la stessa scala d'oro"
"Quando la Notte stese i suoi vestiti neri per preservarli dalle tarme e venne il principe (...)"
"Ogni mattina, quando il Sole con l'esca della luce nel suo amo d'oro pescava le ombre della Notte, prese a recarsi o alla marina di Chiaia o al mercato del pesce"
Laura Marotta

#senzaunlibromai di Laura Marotta: Ninnillo e Nennella in "Guarire con Basile"

Una storia di sfortuna, degrado e miseria. Una famiglia felice viene sconvolta dalla morte della moglie/mamma. Quanti papà (o, a generi invertiti, mamme) di oggi non sarebbero similmente andati nel pallone: precarietà economica, paura della solitudine, un lutto da elaborare con l'aggiunta di due bimbi piccoli piccoli da crescere!! E il resto viene da sé, miseria, liti, egoismo, gelosie, paure, insicurezze, dipendenze affettive, violenze psicologiche, insomma scene di degrado familiare purtroppo troppo frequenti anche ai nostri giorni. Paradossalmente i due fratellini, che altrimenti sarebbero stati segnati indelebilmente dal contesto familiare, si salvano proprio grazie all'abbandono che permetterà ad altri adulti "più stabili" di inserirsi e di fornire l'amore e la protezione necessarie ad ogni bambino per uno sviluppo sereno. Forse non era nelle intenzioni di Basile ma io voglio leggere in questa fiaba anche un elogio all'istituto dell'affido familiare, al volontariato con i bimbi in condizioni di fragilità e a tutti coloro che, davanti ad una famiglia in sofferenza, offrono piccoli ma concreti aiuti per evitare che le tensioni sfocino in tragedia.
(Dario Amadei, Guarire con Basile)
Laura Marotta



#senzaunlibromai di Laura Marotta: Il serpente in "Guarire con Basile"

Eccomi. Io ho colto che l'accoglienza ai bimbi abbandonati (magari perché con un handicap) appaga il desiderio di genitorialità frustrato e ... salva i matrimoni, che l'appoggio incondizionato dei genitori ai sogni dei figli li aiuta sbocciare mentre le interferenze e il voler salvare le apparenze li distrugge, che non si può gettare via ciò che di mostruoso siamo stati senza un'elaborazione consapevole e soprattutto nessuno può farlo al posto nostro, che ama davvero solo chi coglie l'essenza oltre l'apparenza e che per realizzare i nostri sogni dobbiamo anche saper accettare di far soffrire o deludere chi ci sta vicino (magari ai passerotti e alla volpe io avrei chiesto solo qualche goccia del loro sangue, ma va bene così, persino le principesse sono esseri umani con pregi e difetti).
(Dario Amadei, Guarire con Basile)
Laura Marotta


#senzaunlibromai di Laura Marotta: Il corvo in "Guarire con Basile"

Il bosco impenetrabile e l'innamoramento sotto "mentite spoglie" mi hanno fatto immediatamente pensare a un qualche desiderio represso in chi sa quale parte ben nascosta del subconscio, desiderio che il re non ha avuto il coraggio di confessare neppure a sé stesso. MALE, MOLTO MOLTO MALE! Non "guardandolo in faccia" e non "chiamandolo per nome", per appagarlo egli ha dovuto trovare mille altre contorte vie e far soffrire le persone che amava ("amava"?... mmmmm, meglio se diciamo "che lo amavano"). Per fortuna, che abbiamo sempre una buona scorta di "magia" che ci viene in soccorso quando non sappiamo più dove sbattere la testa.
Bella questa fiaba, a parte i due bimbetti innocenti, non ci sono "belle statuine" e tutti i personaggi hanno un ruolo abbastanza attivo nel compimento della storia.
(Dario Amadei, Guarire con Basile)
Laura Marotta