lunedì 16 maggio 2016

Verso un mondo migliore

Tenere il conto del numero dei lettori o degli incontri sui libri di Dario Amadei è impossibile. Dodici anni di confronti, di chiacchiere, di sorrisi, di riflessioni profonde ed è sempre come la prima volta. 
In questo mese di maggio abbiamo incontrato le classi II A, B e D della scuola media Margherita Hack su Un mondo migliore e le emozioni sono state tante, perché i ragazzi stupiscono, creano, si relazionano con intelligenza e curiosità. 
Unanime la riflessione che per un mondo migliore sarebbe importante avere più amici come Diafano su cui contare, trasparente, puro, anche fragile, ma coraggioso. Certo, un ragazzo fa notare, il giusto equilibrio che l'autore ha creato scegliendo per Diafano una controparte come Drastica, bambina "elettrica, esplosiva" che vivacizza e colora l'ombrosità di Diafano.
I ragazzi sentono molto il tema della salvaguardia dell'ambiente e sono anche consapevoli che la lotta contro la Tecnologia Nera (ndr Dario Amadei, Cronache di Monterotto) è impari perché il potere, l'arroganza, il denaro sono gli elementi che pesano sulla "bilancia della vita dove l'altro peso è l'umanità" e che squilibrano l'ordine naturale delle cose, dice Edoardo. Si può avere però una coscienza, dice Tiziana e lavorare su quella, soprattutto i giovani che devono dimostrare di affrontare la vita con coraggio. 
Condivisibile la riflessione su Dario che secondo i ragazzi con Un mondo migliore ha voluto lanciare un grido di protesta e non è un caso che l'abbia fatto lanciare da un bambino con un carattere puro, semplice che coglie i veri valori della vita e da una ragazzina testarda e coraggiosa, che sottolinea la vigliaccheria degli adulti ad affrontare i problemi.
Una sorpresa inaspettata e commovente è stata quella di una classe in cui i ragazzi si sono divertiti a realizzare i profili di Diafano, Drastica, Argo e Neve, che ci hanno arricchito molto, perché mi piace ricordare, come dice sempre Dario: "nei libri non c'è scritto quello che vuole lo scrittore, ma quello che ci leggono i lettori".
Ci è giunta notizia che in una classe, al termine della lettura è scattato un applauso spontaneo. Messo da parte il grande piacere provato da Dario e da me per il gesto, ci rimane la ferma convinzione di continuare a credere nell'immenso potere dei libri, nell'immenso potere di lasciarsi coinvolgere senza filtri dalle situazioni e dai personaggi per andare in profondità, per cogliere l'essenza delle parole.
Grazie a tutti i ragazzi che hanno partecipato e ai loro insegnanti Roberta D'Annibale, Maria Airoldi e Francesco Jannini perché continuano a credere in un mondo migliore.
Elena Sbaraglia

 

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