mercoledì 27 dicembre 2023

Quando una lettura (Guarire con Basile) ti piace tantissimo di Rosa Moio

GUARIRE CON BASILE. DODICI FIABE PER CONOSCERCI MEGLIO TRADOTTE E COMMENTATE DA DARIO AMADEI (Castelvecchi, 2021)

Un mio pensiero personale su una lettura che mi è piaciuta tantissimo (Rosa Moio).

Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille, anche conosciuto con il titolo di Pentamerone, è l’antica fonte da cui molti hanno attinto, per poi rimodellare a proprio piacimento e convenienza, storie arzigogolate e fantastiche ma anche molto vicine alle battaglie interiori e agli attriti relazionali che tuttora, a ventunesimo secolo inoltrato, sono vivissimi in uomini e donne.
Le dodici fiabe che ho letto, tradotte e commentate da Dario Amadei in questa versione edita da Castelvecchi nel 2021, sono state una bellissima scoperta. Non conoscevo l’origine delle fiabe a cui ero abituata e mai avrei pensato che, andando indietro nei secoli, molto più rispetto a Perrault e ai fratelli Grimm, era esistito un uomo, napoletano, che con ardore e ironia, libero dal peso condizionante di dover intrattenere sovrani a corte, si era messo a scrivere storie destinate all’intrattenimento dei bambini ma non per questo prive di personaggi macchiati dai più terribili peccati, caratterizzati da degradanti vizi e accecati dai più assurdi desideri.
Ecco cosa fece Basile scrivendo le sue fiabe circa 400 anni fa: non nascose nulla delle debolezze degli uomini, delle vergogne di cui si macchiano, delle paure che li assediano, senza nessuna distinzione tra streghe, orchi, contadini, principesse, popolani, mercanti, principi, re, regine, orchesse e persino animali. Semplicemente, un orco non può essere solo cattivo, né un principe solo nobile d’animo perché l’essere umano è contraddittorio per natura, capace di essere onesto ma minacciato da sentimenti negativi che, come magma, ribollono dentro il suo spirito, pronti a esternarsi se quello spirito non si rivela abbastanza virtuoso e maturo da riuscire a spegnerli.
Ed ecco che una madre senza scrupoli si disfa di sua figlia per salvare sé stessa, che una principessa coraggiosa salva un principe dalla morte, che una donnaccia cattiva ammette la sua colpa e accetta di essere punita, che un padre stolto abbandona i figli per amor della seconda moglie, che un bel principe approfitta di una fanciulla addormentata e che seppur tutto finisce come deve finire, cioè bene, perché ognuno paga il prezzo dei suoi comportamenti (senza sconti), si sa che “al piacer d’amore condimento sarà spesso il dolore”.
Un po’ come dire che la vita non è tutta rose e fiori, come ci hanno voluto insegnare le perfette fiabe edulcorate nei secoli dopo Basile.
Rosa Moio

lunedì 27 novembre 2023

Tutti intorno a una storia di Mariapaola Campanella

Una settimana di storie e cerchi magici alla Scuola Primaria S. Francesco di Sales
L’idea meravigliosa che ci ha portato a vivere con entusiasmo questa esperienza è partita da un bellissimo corso di formazione, rivolto al team pedagogico delle educatrici e docenti di tutta la scuola, sulla bibliolettura interattiva e narrazione emotiva, ovvero il metodo BiNe.
I nostri formatori, Dario Amadei ed Elena Sbaraglia, creatori di questo metodo, sono i nostri amici cacciatori di storie che ci accompagnano da anni: Dario da ben 20, Elena è arrivata qualche anno dopo, e grazie a loro in questi due decenni alcune classi hanno sperimentato i laboratori di scrittura creativa con il metodo “step by step”, ideato proprio da Dario.
Questi venti anni di storie alla S. Francesco di Sales sono raccontate nel libro scritto insieme da noi tre in questi mesi, A scuola di storie, che riporta le fantastiche esperienze che i bambini di varie generazioni hanno vissuto e le linee pedagogiche ed educative che stanno alle spalle di tutto questo lavoro.
Ed è proprio in occasione di questo ventennale, e grazie al corso di formazione a cui abbiamo partecipato, che abbiamo acquisito maggiore consapevolezza sull’importanza del raccontare e raccontarsi nella vita di ogni persona, nello specifico i bambini, dei quali ci occupiamo quotidianamente. Lo abbiamo sperimentato su noi stessi, mettendo in atto a fine corso l’esperienza del cerchio magico nel quale, lavorando collettivamente con la tecnica step by step, con la sapiente guida di Dario ed Elena, abbiamo costruito una bellissima storia.
E di lì è scaturita la proposta di dare inizio all’anno scolastico in modo diverso, lasciandosi trasportare dalle storie e aprendo tutti quanti il cuore e il cassetto della fantasia per lasciare sgorgare liberamente idee ed emozioni, ma anche condividere con le famiglie questo bel percorso e coinvolgere i genitori a partecipare al cerchio magico.
La storia della maestra Samantha, protagonista del racconto costruito dagli insegnanti, è stata proposta, opportunamente abbreviata o modificata in base all’età dei bambini, in tutte le classi dalla prima alla quarta della Scuola Primaria. In quinta la maestra ha presentato ai suoi alunni non la storia già scritta, ma solo l’incipit che era stato dato da Dario ed Elena al cerchio magico del team docenti e, con la tecnica step by step, i bambini hanno costruito una storia veramente bella.
Ovunque l’entusiasmo è stato prorompente, la narrazione ha rapito tutti i bambini e ha permesso ad ognuno di esprimersi al meglio. Ogni classe ha dato un suo titolo e ha creato una sua conclusione alla storia e tutti ne hanno rappresentato attraverso il disegno i vari momenti della narrazione.
È stato un lavoro costruttivo e lungo, durato quasi due mesi, perché ha messo in atto vari elementi e passaggi, partendo da una progettazione condivisa fra maestre e bambini, ma che in seguito ha anche consentito momenti di riflessione e approfondimenti collettivi. Partendo dalla maestra Samantha e dai suoi ricordi d’infanzia, si è parlato dei ricordi che ognuno ha nel suo cuore e che a volte affiorano; in una classe che sta lavorando sulla “descrizione” è partito tutto un lavoro di immaginazione delle caratteristiche di questa maestra Samantha e ognuno ne ha fatto la sua descrizione, a volte definendo particolari anche molto dettagliati e a volte offrendo caratteristiche sulla sua personalità. Possiamo dire che il percorso fatto ha avuto anche un ampio risvolto di multidisciplinarietà e quindi un’importante ricaduta a livello didattico, ma anche di rafforzamento dell’autonomia dei bambini, che si sono dimostrati in grado di autogestirsi nella progettazione e nell’organizzazione di un lavoro e di saper cooperare tra loro.
Le classi hanno scelto modalità diverse sia di lavorare che di presentare la storia ai genitori.
In alcune il racconto è stato diviso in sequenze, rappresentate col disegno eseguito a piccoli gruppi o a coppie, in altre ogni singolo bambino ha avuto un pezzetto di storia da leggere e illustrare. Nella settimana dedicata alla condivisione con i genitori nelle classi di prima e seconda il racconto della storia è stato fatto dalla maestra, mentre i bambini a coppie mostravano i quadri illustrati da loro nei giorni precedenti. Nelle classi di terza e quarta i bambini stessi hanno letto la storia, mostrando il disegno che ne illustrava la sequenza.
Al termine del racconto in tutte le classi i bambini con molta disinvoltura hanno esternato le loro emozioni e raccontato le sensazioni più belle che avevano provato durante questo percorso. Anche i genitori hanno fatto le loro riflessioni, apprezzando il lavoro svolto e la scelta di lavorare con le storie. In qualche classe i bambini avevano cercato in casa e portato a scuola, all’insaputa dei loro genitori per non togliere loro l’effetto sorpresa, gli oggetti e gli elementi presenti nel racconto, ricreando così, in modo molto suggestivo, anche l’ambiente e il clima del racconto.
I ragazzi di quinta hanno presentato la storia, da loro stessi costruita e rappresentata graficamente, ma assieme alla loro insegnante hanno coinvolto i genitori e qualche nonno presente nel cerchio magico, chiedendo che ognuno offrisse la sua conclusione della storia.
È stato molto emozionante e, nello stesso tempo, divertente per le conclusioni simpatiche che venivano proposte.
Naturalmente in tutti i bambini è molto forte il desiderio di continuare e da parte dei genitori la richiesta di poter condividere tanta ricchezza.
Noi ne siamo assolutamente felici, ancor di più perché quest’anno tutte le classi dalla prima alla quinta faranno il laboratorio di narrazione creativa con Dario ed Elena ed è una meravigliosa occasione di crescita per tutti.
A questo punto, dopo parecchi bellissimi anni di questa esperienza, tra le tante riflessioni e considerazioni che si affollano dentro di me, mi piacerebbe condividerne alcune, relative a ciò che mi ha colpito di più.
Ho toccato con mano quanto la crescita intellettuale, culturale, emotiva, creativa, umana dei bambini è molto legata e favorita “dalle opportunità di apprendimento offerte da un particolare contesto culturale”1, in questo caso la scuola, ma ho sperimentato anche in maniera diretta come l’offerta di opportunità di apprendimento come quella che stiamo attuando in questo percorso sia fondamentale per far sviluppare e maturare nei bambini l’intelligenza narrativa che va “coltivata fin dai primissimi anni di vita e tra questi hanno un’importanza fondamentale la bibliolettura interattiva e la narrazione emotiva2.
Vedendo poi le reazioni dei bambini, la loro carica emotiva “a mille” ogni volta in cui ascoltano una storia e intervengono per raccontare il loro vissuto, che vedono rispecchiato in quella storia, o quando sono loro stessi gli autori di una storia, mi viene spontaneo rapportarmi alle affermazioni di Goleman sull’importanza dell’intelligenza emotiva che interagisce con l’intelligenza cognitiva, “che può aiutarci a comprendere meglio noi stessi e le nostre relazioni”3.
Infine, anche se ci sarebbe molto altro da dire, una cosa che mi ha toccato veramente tanto e che ho sperimentato in maniera tangibile è la forza aggregante delle storie, che creano unione, che creano legami, perché hanno il potere di unire in un unico cerchio magico adulti e bambini, senza barriere di età, di ruoli, di pregiudizi, senza il timore o la vergogna di condividere i propri pensieri e le emozioni che provano.
Mariapaola Campanella, coordinatrice della scuola San Francesco di Sales


1 Amadei D., Sbaraglia E., Chiedilo ai libri. Il benessere della biblioterapia, Castelvecchi 2022, pag. 15
2 Amadei D., Sbaraglia E., op. cit, pag. 17
3 Amadei D., Sbaraglia E., op. cit, pag. 69

domenica 19 novembre 2023

Incontro di bibliolettura interattiva "Le fasi della vita_L'adolescenza"

L'incontro di bibliolettura interattiva "Le fasi della vita_L'adolescenza" ci racconta di giovani che non riescono facilmente a trovare il loro posto nel mondo, vuoi per insicurezze interiori, vuoi per il volere di persone che non li rispettano. Non bisogna mai dimenticare, però, che crescere significa anche sperare di poter cambiare le cose e renderle a propria immagine. 
Buone letture
Ci sono fiabe dal sapore amaro, come quella che vive Pin, un giovanissimo adolescente che vive in un mondo di adulti piuttosto mostruosi che lo fanno diventare mostruoso, nonostante i nidi di ragno che sono il suo "hotel esistenza"
Dario Amadei con Il sentiero dei nidi di ragno, Italo Calvino
Adolescenza come ricerca della propria identità, quella di due giovani ragazze benestanti e modelle, fin quando la loro vita cambia, come cambia il loro Paese
Marianna Polimene con Le ragazze di Shanghai di Lisa See
Oliva Denaro, una ragazzina che vive la sua adolescenza in piena libertà, finché la sua corsa viene fermata da un ragazzo che vuole tenerla legata a sé
Isabella con Oliva Denaro di Viola Ardone
Da adolescenti si va sempre alla ricerca del pezzo perduto, con tante fragilità di superare, fino a costruire la propria identità e a dire che in fondo, da adolescenti, non era così male
Isabella con Alla ricerca del pezzo perduto di Shel Silverstein
Da adolescenti si va sempre alla ricerca del pezzo perduto, con tante fragilità di superare, fino a costruire la propria identità e a dire che in fondo, da adolescenti, non era così male
Isabella con Alla ricerca del pezzo perduto di Shel Silverstein
Quanti adolescenti si sentono invisibili? Quando iniziano a rendersi visibili agli occhi del mondo?
Carolina Ragucci e Il ragazzo invisibile di Fabbri, Rampoldi, Sardo
Parole poetiche per una storia che molti adolescenti si trovano a vivere ma che non sempre li porta a incontrare un signor cravatta nel loro cammino.
Elena Sbaraglia e Il signor cravatta di Milena Michiko Flasar



sabato 11 novembre 2023

Secondo incontro di "Leggere liberAmente nella scuola dell'infanzia"

Torna a grande richiesta la puntata sugli albi illustrati per l'infanzia
Nuove tematiche e nuovi albi illustrati che la dr.ssa Luana De Quattro racconterà con la passione e la professionalità che la contraddistinguono insieme a Dario Amadei e a Elena Sbaraglia

sabato 21 ottobre 2023

La grande lezione di Italo Calvino

Per il centenario della nascita di Italo Calvino, siamo stati invitati dalla Biblioteca Comunale di Ladispoli "Peppino Impastato" per due incontri di bibliolettura interattiva, uno per l'utenza e uno per le scuole con due classi di scuola secondaria di primo grado. Due momenti intensi e partecipati che hanno lasciato in noi un'ulteriore conferma del nostro lavoro. Proporre un autore attraverso la #biblioletturainterattiva permette di conoscere prima l'uomo che lo avvicina a ognuno di noi, poi il letterato che, come sottolinea sempre Dario, ha un compito sociale oltre che culturale. L'impegno sociale di #Calvino è indiscutibilmente presente in tutte le sue pubblicazioni e lo trasmette all'adulto come a un ragazzo di dodici/tredici anni con quella semplicità che non è banalizzazione. Guardare la realtà con gli occhi della fantasia è l'invito che Calvino continua a fare da una settantina di anni a questa parte e accettarlo o meno è quello che fa la differenza nella vita di ognuno di noi. La bibliolettura interattiva ha permesso anche di calare le storie di Calvino nel nostro quotidiano: chi sono le persone oggi che vivono sugli alberi, chi i cavalieri inesistenti? A queste domande i ragazzi sanno rispondere con grande consapevolezza, noi adulti ne abbiamo altrettanta nel saperli ascoltare?

sabato 14 ottobre 2023

Leggere liberAmente nella scuola dell'infanzia

Puntanta di Schegge di Nati per raccontare sugli albi illustrati.
"Leggere liberAmente nella scuola dell'infanzia"
Dario Amadei e Elena Sbaraglia conversano con la dr.ssa Luana De Quattro, psicoterapeuta e biblioterapeuta

sabato 30 settembre 2023

Incontro di bibliolettura interattiva "Le fasi della vita_L'infanzia"

Le sfumature dell'incontro di bibliolettura interattiva "Le fasi della vita_L'infanzia" hanno riguardato tre aspetti: il libro che siamo stati nell'infanzia, il libro in cui il protagonista è un bambino, il libro che ci fa tornare bambini.

Dario Amadei e Canaglia di Pasquale De Caria: l'infanzia del protagonista non è stata facile, ma lui, nonostante tutto, è un personaggio positivo che si tira fuori dai guai e quel periodo della sua vita resterà solo un ricordo.
Anna Calabrò e Bambi: la vita di un capriolo dall'infanzia all'età adulta può rimanere nella scatola dei ricordi a farci compagnia.
Riccardo Castellana, Pinocchio di Collodi e Ventimila leghe sotto i mari di Verne: un pezzo di legno che diventa bambino e un viaggio alla scoperta di mondi sottomarini sono le storie che fanno diventare grandi e che non si dimenticano mai.
Isabella e La casa del nespolo di Sonoko Machida: l'infanzia legata agli alberi di nespolo, alle amicizie sotto l'ombra di quelle piante che sono un bene prezioso da proteggere.
Elena Sbaraglia e Il libro delle case di Andrea Bajani: Io e le case che ha abitato, a partire dalla Case del sottosuolo. Un viaggio dal bambino che è stato all'uomo che è diventato, anche grazie a quelle case che ha abitato.

E voi che storia letteraria sull'infanzia siete?
Buona lettura

sabato 16 settembre 2023

DARIO AMADEI e ELENA SBARAGLIA presentano GUARIRE CON BASILE - DODICI FIABE PER CONOSCERCI MEGLIO

Grazie a Michela Valsecchi per averci ospitato su Prosa&Prosit con Guarire con Basile Castelvecchi editore, è stato un incontro molto stimolante ed è stato raccontato l'immenso potere delle fiabe da cui si può trarre benificio. 
Buona visione per chi ieri sera non è riuscito a collegarsi e per chi ha voglia di rivedere la puntata


martedì 8 agosto 2023

Il progetto Balocchi Racconta di Roberta Pagnini

Mi chiamo Roberta Pagnini, lavoro come insegnante di scuola dell'infanzia per il Comune di Roma dal 2013 e ho conosciuto Dario ed Elena in occasione di una fortunata formazione erogata dal Comune nel 2014. Ricordo che fu "amore a prima vista". Finalmente un'esperienza formativa non più solo teorica ma anche pratica. Finalmente qualcuno ci forniva una "cassetta degli attrezzi", preziosissima per stimolare nei bambini l'intelligenza narrativa, la capacità di ascoltare il proprio vissuto, le proprie idee, i propri mondi e poi narrarli agli altri imparando anche ad accogliere la diversità di pensiero.

In quell'occasione ricordo che scoprii anche di avere un'innata capacità di lettura e narrazione interattiva, semplicemente mettendo da parte le sovrastrutture tipiche di noi adulti e lasciando parlare il mio immenso mondo di bambina, quello che in realtà nel profondo abbiamo tutti, ma che mettiamo a tacere in nome di doveri, serietà e preconcetti.
Ho sempre pensato che i bambini siano stati e siano ancora i miei migliori insegnanti perché dentro ognuno di loro c'è un mondo immenso tutto da scoprire, ma per farlo bisogna parlare la loro lingua, quella dell'autenticità, dono ormai sempre più raro nel mondo dei "grandi".
Ecco, la tecnica Step by step di Magic BlueRay® è stata ed è per me uno strumento pratico grazie al quale immergermi nell'immenso mare dell'infanzia.
Tramite la bibliolettura interattiva riuscii a portare a termine nel 2016 anche un importante progetto di narrazione e poi rappresentazione grafica dell'intero libro di "Astutillo e il potere dell'anello" in una classe eterogenea di scuola dell'infanzia. Il protagonista, Astutillo, un bambino cicciottello goloso di cioccolato e amante del nuoto sapeva sfidare le proprie paure senza mai cercare di essere diverso. Me ne appassionai e senza pensarci troppo lo proposi ai miei bambini, consapevole che non esistono storie più o meno adatte ad una certa età, i bambini sono persone competenti, l'importante è saper fare proposte parlando il loro linguaggio. E loro infatti capirono. Percepirono immediatamente la mia passione per Astutillo e la fecero propria. Ascoltarono e illustrarono tutto il libro (scritto per ragazzi decisamente più grandi) e fecero di Astutillo uno di loro, inserendolo spesso anche nei loro giochi. Perché i bambini sono così, se sentono che sei vero si fidano ciecamente e poi ti portano lontano, molto più lontano di quanto avresti mai potuto immaginare.

E arriviamo a quest'anno: lavoro ormai da anni in una scuola che fa parte di un ambito e di uno 0/6 molto all'avanguardia. Il gruppo educativo è composto di persone appassionate, competenti e ambiziose, il terreno fertile per alzare l'asticella. Una volta scritto il progetto educativo del 2022/2023 improntato sull'outdoor education con uscite di scuola all'aperto una volta al mese in uno splendido parco che ospita molte specie diverse di piante e animali, ci siamo chieste come riportare l'esperienza nei nostri tre laboratori tematici che proponiamo a scuola: lettura/narrazione, grafico/pittorico, scientifico/naturalistico. Insieme ad un'altra collega che aveva ultimato come me la formazione "Step by step", abbiamo iniziato a scrivere di volta in volta che uscivamo, incipit di storie aventi come protagonisti gli animali che incontravamo al parco reinserendoli in ambienti del territorio circostante familiare ai bambini. In piccoli gruppi per lo più di tre e poi di quattro/cinque anni abbiamo attivato il laboratorio di narrazione creativa, e dai piccoli cerchi magici, sono nate ben dieci storie diverse che poi gli stessi bambini hanno anche illustrato graficamente e in qualche caso digitalmente con un programma semplice, perché anche la tecnologia se usata sapientemente è un'importante alleata per lo stimolo delle intelligenze multiple. Nel laboratorio di sperimentazione scientifica infine i bambini hanno osservato al microscopio, fotografato e fatto ipotesi su zolle, piccole piante o animali incontrati durante tutta l'esperienza di scuola all'aperto.
La ciliegina sulla torta è stata l'idea di raccogliere tutte queste irripetibili storie che racchiudono l'identità di ognuno dei nostri 72 bambini in un libro illustrato che poi abbiamo presentato e narrato con e alle famiglie durante l'evento finale "La notte delle fiabe- Balocchi Racconta".

Durante tutto il percorso educativo i bambini sono stati i veri protagonisti: hanno sperimentato, osservato, disegnato, raccontato frammenti dei loro immensi mondi. Il nostro ruolo è stato semplicemente quello di registe educative, osservatrici, ascoltatrici di tanta meraviglia. Preparare il terreno e poi gettare semi è il compito più importante di noi educatori. In ognuno dei nostri bambini germoglieranno curiosità, competenze, talenti, intelligenze multiple in grado di dialogare tra loro e sintetizzarsi in un percorso di crescita unico e irripetibile. A noi non resta che dargli valore, che documentare godendoci lo spettacolo e continuare a chiederci come migliorarci, cosa modificare, come far fronte a tanta ricchezza, come presentare nuove proposte che siano alla loro altezza. Perché lavorare con e per i bambini è un grande privilegio che ci costringe ad un faticoso ma fruttuoso impegno costante su noi stessi. La grande sfida è guardare sempre avanti ponendoci nuovi obiettivi, consapevoli del fatto che i bambini saranno sempre in grado di sorprenderci e di aprirci infinite, inaspettate possibilità.
Roberta Pagnini

giovedì 13 luglio 2023

Le quattro stagioni_INVERNO

Le quattro stagioni_INVERNO, l'ultimo dei quattro incontri di bibliolettura interattiva sul ciclo delle stagioni, è stato caldo, nonostante il freddo, quasi unanime, provato dai protagonisti dei libri scelti. Una stagione, meteorologica e dell'anima, che porta con sé non solo il gelo ma anche il calore delle emozioni e... dei libri.
Buone letture!


Ascoltando le canzoni di Natale di Frank Sinatra e Dean Martin, guardando La vita è meravigliosa di Capra, l'inverno di Dario Amadei è di un colore grigio, freddo, un inverno dell'anima (Inverno di malato di Alberto Moravia), quello del progresso che diventa regresso, di una tempesta che non è solo di neve (Nel bianco di Ken Follet), ma sociale (Pane e tempesta di Stefano Benni)
Ascoltando Il mare d'inverno e guardando Ironia del destino (russo: Ирония судьбы, Ironija Sudby) l'inverno di Isabella è, da un lato, freddo, come le vite dei tre personaggi di Oltre l'inverno di Isabel Allende, un romanzo che fa sentire freddo al lettore, dall'altro è caldo per il calore del focolare intorno a cui prendono vita i racconti della vita cosacca contadina (Veglie alla fattoria presso Dikanka di Nikolaj Gogol)
Ascoltando le canzoni di Natale di Topo Gigio e guardando Nightmare before Christmas di Tim Burton, l'inverno di Riccardo Castellana è meteorologico ma anche fisico, di sofferenza, che però cova, sotto la neve, i semi di una rinascita culturale (Il nome della rosa di Umberto Eco). Ma l'inverno è anche ironia, allegria, desiderio di altro come sperano i protagonisti di Fuga dal Natale di John Grisham
Ascoltando So this is Christmas, Carolina Ragucci ci racconta l'inverno dell'anima, inteso come periodi difficili vissuti dalle protagoniste di Lettere di eroine di Ovidio e da La bambina che salvava i libri di Markus Zusak (ora Storia di una ladra di libri), che però viene scaldata dal calore dei libri
Guardando i film di Shirley Temple e Serendipity, l'inverno di Elena Sbaraglia è Piccole donne di Louisa May Alcott, da Natale a Natale per comprendere il senso dei buoni propositi e della generosità, quella di cui avrebbe avuto bisogno La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, che invece, per non sentire freddo, si è rifugiata nella fantasticheria, che tutto salva, per sempre

mercoledì 28 giugno 2023

“Oggi decido io” - Libertà creativa e autodisciplina

Il progetto sperimentale “Oggi decido io”, attuato alla Scuola dell’Infanzia nella seconda parte dell’anno scolastico, è stato strutturato in 3 tappe. Lasciandoci guidare dalle parole di Maria Montessori: “per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente” abbiamo deciso insieme di inserire nella terza tappa qualche variante rispetto alle esperienze precedenti: le maestre non avrebbero proposto alcuna attività laboratoriale specifica, ma avrebbero solo creato in ogni sezione tanti angoli e spazi forniti di varie tipologie di materiali.
Osservando quanto si presentava ai loro occhi, i bambini avrebbero dovuto scegliere liberamente che cosa fare, facendosi guidare dalla fantasia e dall’ispirazione del momento.
Abbiamo inoltre proposto ai bambini di lavorare dividendosi in gruppi di età omogenea, per osservarli nel loro relazionarsi con i pari, dal momento che all’interno di ogni sezione sono di due fasce d’età.
Possiamo dire che ognuna di queste tappe è stata vissuta dai bambini con entusiasmo ed eccitazione, grazie alla modalità con la quale le maestre hanno saputo preparare il terreno: da una parte incuriosendoli con l’effetto sorpresa che, alla fine, non li faceva stare più nella pelle dalla curiosità, dall’altra prospettando loro il valore e la positività di scegliere in piena libertà, di gestire in autonomia il loro lavoro, indipendentemente dalla figura adulta di riferimento.
Il 4 giugno, giorno tanto atteso, i bambini di 3 anni si sono radunati nella sezione dei Pesciolini Gialli, i bambini di 4 anni si sono uniti ai Pesciolini Verdi e i “cinquenni” si sono ritrovati nella sezione dei Pesciolini Rossi.
È stato bellissimo osservare le loro reazioni in ogni aula e percepire gli “ohhh!” pieni di stupore, ma anche vederli impegnati a osservare con una certa serietà i materiali a loro disposizione perché c’era solo l’imbarazzo della scelta: un ricco angolo delle loose parts; spazi attrezzati per la pittura; colla, forbici, cestini di pezzetti di carta colorata di ogni tipo e cartoncini formato A4 per fare dei collage; angoli con contenitori di pasta di sale di vari colori, ma anche farina e acqua per impastare; pasta alimentare di vari formati da infilare e farne collane e braccialetti.
La maggior parte dei bambini, dopo aver concluso un’attività, ha cambiato postazione, dedicandosi ad altro e riuscendo a svolgere anche due o tre laboratori, con un’aria soddisfatta e vincente.
Anche questa volta ci siamo rese conto che, durante le due ore in cui erano stati assorbiti dalle attività, i bambini erano stati capaci di gestirsi in autonomia, senza ricorrere all’aiuto delle insegnanti, avevano scelto con cura il materiale e il tipo di lavoro che volevano fare, erano in grado di lavorare concentrati e senza confusione, parlando tra loro, in qualche caso aiutandosi o lavorando insieme, esprimendo le loro emozioni e anche raccontandosi che cosa stavano facendo e che cosa avevano intenzione di fare dopo.
Molto bello è stato il rientro di ogni gruppo nella propria sezione di appartenenza: in quel momento, sì, c’è stato qualche attimo di confusione, perché tutti volevano raccontare la loro esperienza, descrivere ciò che avevano fatto, ma anche tirare fuori il turbinio di emozioni che…esplodeva dentro di loro.
In questo contesto così allegramente eccitato, mentre le parole e i racconti fluivano inarrestabili, per me è stato estremamente emozionante anche vedere brillare gli occhi delle maestre mentre ascoltavano i racconti dei loro bambini.
Leggevo nei loro sguardi, sui loro volti non solo la felicità derivata dalle esperienze significative ed entusiasmanti che i bambini avevano fatto, ma la gioia di poter osservare la loro maturità, la loro capacità di scegliere quello di cui veramente avevano bisogno, la loro autonomia. Tante e soddisfacenti conquiste!
Concludendo, mi sento di condividere in pieno, ancora una volta, le parole della grande Maria Montessori: “Il più grande segno di successo per un insegnante… è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi”.
La coordinatrice Suor Mariapaola Campanella

mercoledì 21 giugno 2023

Le quattro stagioni_AUTUNNO

Le quattro stagioni_AUTUNNO è stato un incontro di bibliolettura interattiva intenso e molto suggestivo. Questa stagione si è rivelata carica di emozioni per i protagonisti dei libri scelti che si sono raccontati tra autunni freddi e finali e autunni accoglienti e portatori di nuove esperienze.
Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni, raccontato da Dario Amadei, è un autunno gelido, piovoso che bagna le anime dei protagonisti con una poetica struggente.
Colonna sonora September morn di Neil Diamond
La casa sull'argine di Daniela Raimondi, raccontato da Carolina Ragucci, è un autunno che apre le vicende della famiglia Casadio sull'argine di un fiume che con il suo scorrere invita a perseguire i propri sogni.
Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway, raccontato da Riccardo Castellana, è l'autunno del protagonista, il suo ultimo bagliore prima che venga raggiunto dall'inverno conclusivo.
Colonna sonora Impressioni di settembre della PFM
Addio all'estate di Ray Bradbury, raccontato da Isabella, è l'autunno degli anziani in lotta con l'estate dei ragazzi che non vogliono lasciar andare.
Colonna sonora musica jazz, soul e discomusic
High & Dry Primo amore di Banana Yoshimoto, raccontato da Elena Sbaraglia, è un autunno dai colori brillanti, caldi, che avvolge personaggi evanescenti, magici, com'è nello stile della scrittrice.
Colonna sonora Autumn leaves nella versione di Eric Clapton
Buone letture!



sabato 17 giugno 2023

Equi-Libri raccolta di racconti al Liceo Keplero

Equi-Libri raccolta di racconti realizzati durante "Scuole aperte il pomeriggio a.s. 2022-2023" di Roma Capitale presso il liceo Keplero con la tecnica di narrazione emotiva Step by step di Magic BlueRay®. Grazie agli studenti del Liceo Keplero, alla referente del progetto e alle persone del territorio che hanno partecipato con tanto entusiasmo. Condivisioni, empatia, scambi di idee e emozioni hanno caratterizzato gli incontri e ci hanno dato la conferma che con giovani così il mondo potrà essere sicuramente migliore.
Buona lettura!

giovedì 1 giugno 2023

Sentieri letterari_In cammino con Alberto Moravia, Elsa Morante, Stefano Benni

Video sugli incontri di bibliolettura interattiva Sentieri letterari_In cammino con Alberto Moravia, Elsa Morante, Stefano Benni presso alcune le Biblioteche del Sistema Ceretano Sabatino a cura di Dario Amadei e Elena Sbaraglia (Magic BlueRay)

mercoledì 31 maggio 2023

Piccoli cacciatori di storie_videoracconto classe II ISFS

Piccoli cacciatori di storie_videoracconto classe II Istituto San Francesco di Sales realizzato durante gli incontri di narrazione emotiva Step by step sulla fiaba a tema acqua a.s. 2022 - 2023 a cura di Dario Amadei e Elena Sbaraglia

martedì 30 maggio 2023

Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo di Iliara Dalmastri


“Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti” Pablo Neruda.
Salve a tutti sono Ilaria e sono un’educatrice di asilo nido. In questo nuovo articolo (che ho avuto il privilegio di scrivere) ho voluto cominciare con un’immagine e con una citazione che raccontano un po’ di questa storia…È ormai un anno che, GRAZIE al fortunato incontro con i due “cacciatori di storie” Dario ed Elena, sto portando avanti anch’io nel nido in cui lavoro, il loro metodo di bibliolettura interattiva. È sicuramente un Progetto ambizioso ed in realtà una vera e propria sfida (inserita in un contesto educativo 0-3) ma questi due “cacciatori di storie” riescono a far vedere “…l’incanto e la meraviglia negli occhi” di chi li ascolta!!!
Grazie a questo fortunato incontro ho cominciato a raccontare le storie ai bambini (e non più a leggergliele semplicemente) accogliendo i loro feedback che, in questa fascia di età, non sono fatti solo di parole ma anche e soprattutto nell'attivazione e nel trarre fuori pensieri ed emozioni percepibili anche attraverso le loro espressioni, i loro gesti, la loro partecipazione attiva...
E d’altra parte l’etimologia stessa della parola EDUCARE, da “educere” trar fuori, la dice tutta!!!
Gli stimoli e i feedback dei bambini sono stati davvero entusiasmanti tanto che, quando il Dipartimento ha richiesto una relazione sulle Buone Pratiche nel nostro nido, il Progetto è stato inserito come tale da tutto il Gruppo Educativo.
Il racconto delle storie è fondamentale da un punto di vista psico-pedagogico sia perché permette di “lavorare” su un tipo di comunicazione efficace e allo stesso tempo coinvolgente e interattiva sia perché il racconto delle storie stimola non solo la comprensione del contenuto ma soprattutto la lettura delle emozioni insite nella storia stessa.
L’altro giorno un bimbo mi dice: “Ilaria mi leggi la storia del Libro Arrabbiato perché lui è arrabbiato come me…”
E un’altra bambina: “Ilaria mi leggi la storia di Buio? Io ho paura del buio…”
L’intelligenza emotiva è la capacità di comprendere e gestire le emozioni in modo consapevole quindi non è solamente “empatia” ma include anche la competenza regolativa delle emozioni.
Da questa definizione sull’intelligenza emotiva e alcuni piccoli esempi tratti dai feedback dei bambini, a me sembra evidente il visibile e decisivo apporto che porre le basi per la bibliolettura al nido può augurarsi e effettivamente sta dando!!!
Abbiamo voluto condividere tutto ciò anche con le famiglie creando all'entrata di ogni sezione una “piccola biblioteca per bambini e genitori” dove periodicamente esponiamo proposte e consigli di lettura.
Anche questo Progetto ha suscitato molto entusiasmo portato soprattutto dai bambini stessi.
Tutte le mattine, per esempio, Gabriele, prima di entrare in sezione, si fa leggere dalla mamma qualcuno (in realtà TUTTI!!!) i libri esposti.
Per i bambini la persona che legge o racconta loro le storie viene percepita come una persona disponibile e presente e questo è fondamentale per l’instaurarsi di un sano rapporto di attaccamento con i caragivers.
Gaia e Camilla hanno fatto comprare alla mamma i libri e di Cappuccetto Rosso e Ballando con il buio… forse anche perché “quando possiamo parlare delle nostre emozioni esse diventano meno spaventose e sovrastanti” (Rogers).
Il prossimo anno educativo proseguiremo sicuramente in questo Progetto e c’è anche l’idea di creare durante il percorso degli incontri genitori/bambini e anche solo genitori di lettura/racconto di storie.
Concludo dicendo solo: RACCONTIAMO STORIE AI NOSTRI BAMBINI perché oggi ne saranno lieti ed entusiasti e li aiuteranno a trarne tutti quei benefici che un domani da adulti saranno in grado di tramandare alle generazioni che verranno come l’umanità ha sempre fatto fin dai tempi antichi tirando fuori da ogni ascoltatore pensieri, emozioni, immaginazione e voglia di sognare…
Ilaria Dalmastri



Piccoli cacciatori di storie_videoracconto classe II ISFS

Piccoli cacciatori di storie_videoracconto classe II Istituto San Francesco di Sales realizzato durante l'incontro di narrazione emotiva Step by step sulla fiaba a tema acqua a.s. 2022 - 2023 a cura di Dario Amadei e Elena Sbaraglia

lunedì 29 maggio 2023

Incontro su Periplo Campagnano

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva su Il viaggio di Periplo presso il MAP Museo archeologico del Pellegrino e la Biblioteca Comunale di Campagnano di Roma Incontro a cura di Dario Amadei e Elena Sbaraglia (Magic BlueRay)

venerdì 26 maggio 2023

Bullismo & Cyberbullismo alla Biblioteca Comunale di Mazzano Romano clas...

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva Bullismo & Cyberbullsmo presso la Biblioteca Comunale di Mazzano Romano con la classe II F SMS plesso Mazzano dell'I.C. Campagnano
Incontro a cura di Dario Amadei e Elena Sbaraglia (Magic BlueRay)
SBCS - Sistema Bibliotecario Ceretano Sabatino
Buona visione

lunedì 22 maggio 2023

Video incontro Mickey Mouse a Cerveteri classi IVA e IVB

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva su Mickey Mouse la vera storia del topo più famoso del mondo presso la Biblioteca Comunale "Nilde Iotti" di Cerveteri con le classe IVA e IVB dell'I.C. Cena
Incontro a cura di Dario Amadei e Elena Sbaraglia (Magic BlueRay)

venerdì 19 maggio 2023

Video incontro biblioteca Mazzano Romano classe II E

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva sulla questione della migrazione umana dal libro Nel mio Paese c'era la guerra presso la Biblioteca Comunale di Mazzano Romano con la classe II E SMS Mazzano dell'I.C. Campagnano

Le quattro stagioni_Estate

L'incontro di bibliolettura interattiva su "Le quattro stagioni_Estate" è stato accompagnato dalla musica, colonna sonora delle storie raccontate su estati che sono, molto spesso, spartiacque tra chi siamo stati e chi saremo.
Buone letture
Agostino di Alberto Moravia è il libro dell'ESTATE di Dario Amadei
Come per Agostino, l'estate è attesa che accada qualcosa di bello, di diverso
Colonna sonora: Luglio di Riccardo Del Turco
Maremma amara di Alfio Cavoli e Le otto montagne di Paolo Cognetti sono i libri dell'ESTATE di Riccardo Castellana
La campagna in estate fatta di lavori, sapori, profumi, luci e la stagione degli incontri, delle amicizie estive che, a volte, restano per tutta la vita
Colonna sonora: Azzurro di Adriano Celentano
L'invincibile estate di Liliana è il libro dell'ESTATE di Isabella
Estate come desiderio di luce per uscire dal buio di quelle trappole in cui, troppo spesso, ci si trova rinchiuse
Colonna sonora: una canzone dei Mattia Bazar
Un piccolo eroe di F. Dostoevskij è il libro dell'ESTATE di Carolina Ragucci
A tutte quelle splendidi estate passate con spensieratezza tra feste e nuovi amori
Colonna sonora: Sapore di sale di Gino Paoli
Acciaio di Silvia Avallone è il libro dell'ESTATE di Elena Sbaraglia
L'estate sono risate alla luce del sole e dolori nascosti in camere buie, le scelte di essere altro e i cambiamenti che si aprono al domani
Colonna sonora: Estate dei Negramaro

mercoledì 17 maggio 2023

Incontro su Periplo Biblioteca Bracciano IV B

Periplo come non l'avete mai visto!
Incontro di bibliolettura interattiva sulla questione ambientale con Il viaggio di Periplo di Dario Amadei alla Biblioteca comunale di Bracciano
SBCS - Sistema Bibliotecario Ceretano Sabatino

lunedì 15 maggio 2023

In cammino con Alberto Moravia Biblioteca di Anguillara

Incontro di bibliolettuta interattiva su Alberto Moravia presso la biblioteca comunale di Anguillara 

Video incontro su Astutillo Biblioteca Bracciano IV A e IV D

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva presso la Biblioteca Comunale Bartolomea Orsini di Bracciano con la classe IV A e IV D dell'I.C. Bracciano Bibliolettura interattiva su Astutillo e il potere dell'anello Graphofeel edizioni

Video incontro sulle fiabe Biblioteca Bracciano IV A e IV D

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva presso la Biblioteca Comunale Bartolomea Orsini di Bracciano con la classe IV A e IV D dell'I.C. Bracciano Bibliolettura interattiva sulle fiabe: Cenerentola nel mondo

domenica 7 maggio 2023

Video secondo incontro biblioteca Manziana classe I B

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva sulla questione della migrazione umana con il libro Nel mio Paese c'era la guerra presso la Sala Consiliare del Comune di Manziana organizzato dalla Biblioteca Comunale di Manziana con la classe I B SMS dell'I.C. Manziana 

martedì 2 maggio 2023

Video incontri biblioteca Cerveteri classe VD

Video sugli incontri di bibliolettura interattiva e narrazione emotiva presso la Biblioteca Comunale Nilde Iotti di Cerveteri con la classe VD dell'I.C. Salvo D'Acquisto di Cerveteri Bibliolettura interattiva sulle fiabe e narrazione emotiva "La biblioteca del multiverso"

Video incontro biblioteca Manziana classe I B

Video sull'incontro di bibliolettura interattiva sulla questione ambientale presso la Sala Consiliare del Comune di Manziana organizzato dalla Biblioteca Comunale di Manziana con la classe I B SMS dell'I.C. Manziana 


sabato 22 aprile 2023

Le quattro stagioni_Primavera

L'incontro di bibliolettura interattiva su "Le quattro stagioni" ci ha portato a scoprire la primavera metereologica e quella dell'anima perché i due modi di sentire sono legati indissolubilmente.


La primavera di Dario Amadei sono I delitti della Primavera e Le impressioni di Berthe di Stella Stollo. Una primavera rinascimentale nelle ambientazioni e un'evocazione primaverile nell'arte.
La primavera di Riccardo Castellana sono Canti di Giacomo Leopardi. Un'evocazione poetica di una primavera dell'anima che tende alla vita.
La primavera di Isabella è I quaderni botanici di Madame Lucie di Melissa Da Costa. Attraversare le quattro stagioni per curare un dolore e giungere rinati in primavera.
La primavera di Carolina Ragucci sono Memorie del primo amore di Giacomo Leopardi e Amore e Psiche di Apuleio. La canzone di Battisti sottofondo musicale ai primi amori che nascono in primavera e alle metamorfosi.
La primavera di Elena Sbaraglia è L'inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender. Solo a primavera si può scoprire di possedere un dono, quello di leggere gli stati d'animo degli altri.
Buone letture!

mercoledì 5 aprile 2023

Tutti intorno a una storia

Una delle esperienze più soddisfacenti che la nostra scuola propone periodicamente alle famiglie dei bambini del Polo Zerosei è quella di dedicare uno spazio di tempo pomeridiano ai bambini e ai genitori, che inizia sempre col racconto di una storia da parte delle insegnanti ed educatrici e prosegue poi con un laboratorio in cui si propone un’attività legata alla storia che coinvolgerà bambini e genitori, mentre le maestre svolgono la funzione di facilitatrici.
Per i bambini del Nido 12-24 e 24-36 mesi gli appuntamenti fissi sono il Natale, la festa del papà e quella della mamma, quest’anno anche il carnevale. Alla Scuola dell’Infanzia abbiamo introdotto il “Primaveralab”, ovvero un bel laboratorio che ha come tema la primavera e anche la Pasqua, sempre molto vicina.
Si parte sempre raccontando una storia, scegliendone insieme ai bambini una che a loro piace particolarmente e si condivide con i genitori, raccontandola anche a loro.
Le storie sono fondamentali, accompagnano l’uomo fin dall’inizio della sua esistenza, veicolano emozioni e sentimenti, spingendoci a tirarle fuori dal più profondo di noi stessi. A scuola non possono mancare!
Osservando le reazioni dei bambini durante questi pomeriggi non possiamo fare a meno di notare la loro eccitazione, motivata dalla presenza dei loro genitori e dall’idea di poter fare qualcosa insieme a loro a scuola, condividendo con loro gli spazi scolastici che essi “abitano” ogni giorno. Si crea sempre un clima molto particolare: da una parte i genitori con gli occhi luccicanti per l’emozione e incuriositi nel vedere le azioni e reazioni dei loro figli nel contesto scolastico, le interazioni tra loro e con le maestre ed educatrici; dall’altra i bambini che non si tengono dalla gioia, che vogliono mostrare a mamma e papà di che cosa sono capaci e qualche volta i più vivaci danno prova delle loro miglior “prestazioni”. Tutti insieme in ascolto della stessa storia, tutti insieme in un turbinio di emozioni…
È di fondamentale importanza per ogni bambino poter percepire che c’è qualcuno fuori lui, proprio la sua mamma o il suo papà, che percepisce la sua stessa stessa emozione e che, perciò, sa comprendere e condividere la sua esperienza.
Nei tre “Primaveralab” – uno per ogni sezione della scuola dell’Infanzia – di pochi giorni fa si è trattato di un vero e proprio percorso in tappe successive: il punto di partenza è stato il racconto della storia e il susseguirsi “a pioggia” degli interventi dei bambini, ognuno con le sue esperienze, emozioni e racconti di momenti vissuti, poi le riflessioni insieme con le maestre.
A questo primo, intenso momento è seguito quello della rappresentazione grafico-pittorica della storia, in sequenze, su tavole di cartoncino, che poi venivano mostrate, volta per volta, durante il racconto ai genitori; infine l’attività laboratoriale, in tema con la storia, che prevedeva caccia alle uova (di polistirolo) da trovare e poi dipingere oppure campanelle e colombe pasquali da ritagliare, colorare e…far volare, legate a una cannuccia e a un filo e molto altro.

Ma il bello non scaturiva tanto da ciò che si stava facendo, quanto dal clima e dall’aria “di famiglia” che si respirava. Guardandomi intorno osservavo compiaciuta tutto ciò, mi aggiravo tra i tavoli col cellulare sempre in modalità “foto”, pronta a cogliere e immortalare in uno scatto – in realtà decine e decine di scatti - gli evidenti segnali di gioia e di complicità sui volti dei bambini, delle mamme e dei papà e riflettevo…
Pensavo che si parla e si scrive tanto – e giustamente - di alleanza educativa, di rapporti scuola-famiglia, di corresponsabilità educativa…perché non partire dalle storie?
Le storie hanno il potere di captare la nostra attenzione, di metterci in ascolto dell’altro, di cogliere le sue emozioni ed esprimere le nostre, di condividere momenti della nostra vita.
Le storie hanno il potere di unire chi racconta e chi ascolta e proprio di qui può partire una costruttiva alleanza!
Suor Mariapaola Campanella, direttrice dell'Istituto San Francesco di Sales, Roma

lunedì 27 marzo 2023

“Oggi decido io” I bambini e il trinomio creatività-emozioni-apprendimento

Dopo il successo dell’esperienza “Oggi decido io”, svolta precedentemente con i bambini della Scuola dell’Infanzia del Polo Zerosei, il team dei docenti ha deciso di ritentare questa esperienza dimostratasi molto proficua e stimolante per tutti i bambini compresi fra i tre e i cinque anni.
Si è pensato di comune accordo di proporre laboratori diversi optando per: uno di preparazione della pizza al pomodoro, uno di pittura verticale, utilizzando come pennelli e spatole parti di vari tipi di verdura e frutta, e un laboratorio di costruzione di strumenti musicali con materiale di riciclo.
Dopo la prima esperienza, la proposta di un altro laboratorio simile è stata accolta con un entusiasmo travolgente da parte dei bambini, che hanno trascorso i giorni precedenti alla data stabilita in un clima di attesa carica di eccitazione, confrontandosi tra loro sull’eventuale scelta che avrebbero fatto e caricandosi a vicenda di entusiasmo e aspettative.
Arrivato il giorno tanto desiderato, anche questa volta abbiamo notato con piacevole sorpresa che i bambini si erano ben distribuiti a livello numerico nei tre laboratori, senza alcuna sproporzione tra un’aula e l’altra. Il clima era molto disteso e tutti parlottavano fra loro senza esagerare col tono di voce, sembrava quasi che esistesse un mutuo accordo di autodisciplina.
In questo secondo round è stato necessario un minimo intervento iniziale da parte delle insegnanti per fornire indicazioni sulle procedure sia del laboratorio di pizza, sia di quello relativo alla costruzione degli strumenti musicali.
Nel primo caso una delle maestre aveva già portato l’impasto pronto, spiegando ai bambini che era stato necessario prepararlo prima per dare alla pasta il tempo di lievitare e rispondendo alle loro domande in proposito; ad ogni bambino è stata data poi una quantità di pasta da lavorare ulteriormente, stendere e condire con gli ingredienti che erano stati disposti sui tavoli; le pizze, una volta preparate, sono state cotte nel forno della cucina della scuola e degustate a tavola durante la mensa scolastica.















Per la costruzione degli strumenti musicali, erano stati preparati tubi di cartone interni ai rotoli di carta Scottex da riempire con materiali vari -riso, piccole conchiglie, sassolini, ecc.. – per ricavarne dei bastoni della pioggia, sagome di cartone alle quali attaccare dei campanellini per farne dei sonagli, piatti di materiale compostabile e piccoli sonagli per costruire tamburelli, cucchiai e ovetti di plastica per ricavarne maracas, cannucce da bibite per costruire dei flauti di Pan.
Tutti gli strumenti sono stati prima dipinti e liberamente decorati col materiale a disposizione.


Nel laboratorio di pittura il setting che era stato preparato era costituito dai tavoli disposti in verticale con grandi fogli bianchi attaccati e varie ciotole con stampi e pezzi di verdura e frutta di ogni tipo.
Pur essendo diversissime le tre attività, quello che abbiamo osservato tutte insieme è stato l’entusiasmo presente in tutti i bambini, anche i più timidi e meno chiacchieroni.
Dopo il momento iniziale di concentrazione per decidere che cosa e come fare, seguito dal tempo dedicato allo svolgimento del lavoro con una certa attenzione, pur dialogando allegramente insieme, alla fine è esplosa la gioia e un palpabile senso di soddisfazione. Possiamo certamente riconoscere come assolutamente vere le parole di Albert Einstein che affermava che “la creatività è l’intelligenza che si diverte”. Quel giorno il divertimento era assicurato!
I visetti dei bambini che avevano creato strumenti musicali avevano l’espressione gioiosa e fiera di chi è consapevole di aver realizzato un vero capolavoro e tutti morivano dalla voglia di farci sentire le note… più o meno musicali che erano in grado di produrre.


Ma la gioia e l’esaltazione maggiore sprizzava dagli occhi e dai volti dei piccoli “pizzaioli” e dei “writers” in erba, non tanto e non solo per il prodotto del loro lavoro, di cui erano orgogliosi, ma perché si erano potuti imbrattare a volontà, senza restrizioni e divieti.
I primi erano felici delle loro mani appiccicose e infarinate e degli schizzi di pomodoro sul nasetto e sulla tuta, gli altri erano riusciti a imbrattarsi fino ai gomiti e mostravano le loro mani e braccia con una certa aria di trionfo.
Questa esperienza è stata ancora più preziosa e ricca di osservazioni e riflessioni per noi insegnanti. Prima di tutto abbiamo appurato che la fantasia dei bambini è molto più ampia di quella degli adulti e non finisce mai di sorprenderci. Ad esempio, noi davamo un po’ per scontato che i bambini che avevano scelto il laboratorio di pittura avrebbero usato gli “stampi”, preparati dalle maestre con le verdure, per le loro creazioni pittoriche; qualcuno lo ha fatto inizialmente, ma poi c’è stata da parte di tutti come una…inversione di tendenza, che ha fatto loro abbandonare gli stereotipi prevedibili che fanno parte del nostro modo “adulto” di vedere le cose e tutti si sono lasciati travolgere dai colori, dall’ebbrezza di mischiarli insieme e lasciare tracce colorate su quei grandi fogli bianchi, utilizzando rametti di rosmarino o bietola come pennelli, pezzi di finocchio, peperone o altro come spatole e via dicendo…
Fra qualche giorno è previsto il momento di autovalutazione e riflessione dei bambini, che guarderanno le foto scattate durante i laboratori e faranno i loro commenti.
Subito dopo si aprirà per tutto il team pedagogico un lungo capitolo di riflessione sul forte legame tra emozioni, creatività e apprendimento nella vita dei bambini e nel loro contesto scolastico perché, pur nella loro semplicità, i bambini sanno unire mente, cuore e fantasia in ogni cosa che fanno.
Offrire la possibilità ad ognuno di loro di dare spazio alla propria creatività, è vedere i loro occhi brillare di gioia e, come ci insegna Bruno Munari, “un bambino creativo è un bambino felice”.
Maria Paola Campanella, direttrice dell'Istituto San Francesco di Sales, Roma

martedì 7 marzo 2023

“Oggi decido io” – Educare i bambini al “fare da sé”

«Un buon insegnante è uno che si rende progressivamente superfluo» (T. Carruthers).

Mi sono imbattuta per caso, più volte, in queste parole navigando sul web, e mi hanno fatto riflettere, potenziando la mia convinzione che ogni insegnante o educatore deve essere in grado di porsi accanto al bambino come un compagno di viaggio, offrirgli semplicemente la sua presenza e intervenire in punta di piedi, perché, come diceva Malaguzzi “è sufficiente che i bambini sentano la tua presenza, sentano che sei con loro. Questo li renderà fiduciosi e consapevoli di ciò che sta succedendo e di ciò che stanno apprendendo. […] Devi lasciare che siano loro gli autentici protagonisti”.
Dopo un anno di preparazione e formazione intensa, studiando le Linee pedagogiche per il Sistema integrato Zerosei, e dopo alcuni mesi in cui, divise a piccoli gruppi, insegnanti ed educatrici si sono impegnate nella stesura di un progetto per poter strutturare il nostro Polo Zerosei, all’inizio di settembre 2022 siamo partite insieme con entusiasmo e grinta per offrire ai nostri bambini un ambiente che offra loro innanzitutto relazioni positive, poi stimoli, situazioni, setting e strumenti utili non solo al loro apprendimento, ma al sentirsi “a casa” in un ambiente accogliente e piacevole.
È stato, ed è ancora, un percorso non privo di sacrificio e capacità di adattamento da parte di tutte, soprattutto perché abbiamo rivoluzionato gli spazi, rendendoli aperti, scambievoli e condivisibili per tutti i bambini, ovviamente organizzando e programmando accuratamente le giornate e le attività educative da proporre.
In uno dei tanti pomeriggi di programmazione e progettazione, che a volte comprendono tutto il personale educativo del Polo, a volte solo la fascia 0-3, altre volte quella 3-6, come in questo caso, un lampo di follia – uno dei tanti – mi ha attraversato la mente e mi sono lanciata nell’azzardata proposta: perché non pensare una mattinata in cui in ogni sezione si prepara un laboratorio con del materiale a disposizione e i bambini scelgono liberamente dove andare?
Passato il primo momento di sguardi… costernati e intimoriti, qualche volto ha iniziato a illuminarsi e ad accarezzare l’idea, che cominciava a sembrare un po’ meno folle e persino… realizzabile.
Lanciato il sasso, ho lasciato che le insegnanti, nei giorni seguenti, si organizzassero liberamente per stabilire “chi preparava cosa” ed ecco l’idea di un laboratorio di pasta al sale colorata, un laboratorio di pittura verticale da realizzare su fogli di carta bianca o attaccati alle pareti dell’aula (adeguatamente rivestite di fogli di plastica), oppure ai cavalletti o ai tavoli messi in verticale, infine un laboratorio con l’utilizzo delle loose parts.
Abbiamo chiamato quest’esperienza “Oggi decido io”.
A un certo punto della mattinata, nel giorno X stabilito,
con passo titubante mi sono diretta verso il piano della scuola dell’infanzia, temendo di trovarmi in una confusione da… caos primordiale e invece, aggirandomi per le sezioni, sono rimasta felicemente sorpresa e quasi non credevo ai miei occhi: i bambini si erano autonomamente collocati nell’una o nell’altra sezione in maniera numericamente equilibrata, in ogni laboratorio erano presenti e operativi bambini di ogni età e sezione, non c’era assolutamente confusione.
Tutti lavoravano in piena autonomia, conversando fra loro con un tono di voce accettabile e aiutandosi reciprocamente, con un’attenzione particolare ai più piccoli di 3 anni, verso i quali realizzavano una vera e propria modalità di peer tutoring, ad esempio mostrando come prendere il colore col pennello o come stendere la pasta di sale, dopo averla lavorata con le mani, per poterne ricavare forme diverse con gli stampini. Le insegnanti erano presenti in modo molto discreto, con la funzione di osservatrici attente, pronte a captare e ad annotarsi i dialoghi che accompagnavano il lavoro dei bambini. In nessun laboratorio è stato richiesto da parte dei bambini l’intervento delle insegnanti per risolvere qualche piccola difficoltà.
Durante le piccole interviste che le maestre hanno fatto dopo questa esperienza, i bambini hanno dato risposte molto positive, piene di entusiasmo e soddisfazione, e hanno espresso il desiderio di ripeterla ancora.
Nello scambio di impressioni e osservazioni che sono poi seguite a questa giornata, tutte abbiamo evidenziato quanto sia importante per i bambini misurare la propria capacità di fare da soli, di orientarsi a compiere scelte autonome in contesti ambientali e relazionali diversi dal solito ambito della propria sezione.
Abbiamo potuto constatare anche che, sentendosi totalmente liberi, i bambini hanno saputo gestire in modo molto responsabile la loro autonomia e le capacità di problem solving acquisite.
Due bambini di 3 anni sembravano inizialmente un po’ disorientati nel laboratorio delle loose parts e non sapevano che cosa fare; nel momento in cui la maestra stava per intervenire in loro aiuto, tutti e due hanno deciso di lavorare insieme e hanno cominciato a cercare i pezzi che servivano per fare una casa con dei legnetti e grossi sassi lisci, con risultati veramente fantastici.
Nell’osservare insieme, gruppo per gruppo, le foto scattate durante i laboratori per la documentazione, le insegnanti hanno raccolto i commenti dei bambini che hanno espresso di aver sperimentato la sensazione di sentirsi capaci, in grado di poter agire autonomamente e saper risolvere problemi. Quest’esperienza ha contribuito e contribuirà a rinforzare la loro autostima e la fiducia in se stessi e li aiuterà prossimamente nella gestione delle situazioni e delle difficoltà credendo nelle proprie capacità.
Maria Paola Campanella, direttrice dell'Istituto San Francesco di Sales, Roma