sabato 9 luglio 2016

Let it Lok: Utopia d'amore

Abbandonarsi all’amore illogico è ciò che resta. Giocare come bambini e ridere come pazzi. Amarsi senza regole, ammirarsi senza un compromesso. Rischiare nella libertà, senza fare affidamento all’onestà. Maturare la consapevolezza che non ti fiderai di altro Dio all’infuori di te.
Condividere e condividersi. La gelosia che nasce, tace: ha rispetto per l’Amore; capirà la sua inutilità e si suiciderà. Ogni tanto la lotta, che alla fine si spegne in un sorriso. Gli istinti che si fanno spazio, e non hanno paura: cercano famelici di colmare i loro inesauribili deboli; a volte non possono che tacere, bruciarsi in una nuvola bianca. Altre volte esplodono, bestiali,e non sorvolano: irrefrenabilmente acchiappano, s’affondano nella delizia della pelle, e s’esauriscono  in polvere d’affanno vermiglio. E poi l’intesa chimica… quella mai che si dissolva, danza vibrando e avanza, incendiando ogni particella d’aria. Ritrovarsi nel caos cosmologico, sospesi, a spingersi sull’altalena, prima in avanti e poi nell’accomodante oblio dell’indietro, sotto l’impulso innegabile delle onde magnetiche che richiamano atomi complementari secondo l’eterna legge dell’attrazione.
Andare avanti, un giorno alla volta, senza sopportarsi, senza sacrificarsi, a braccetto come due vecchi amici, e saltarsi incontro in un boato d’espansione.
Un viaggio via dallo smarrimento, passando per i gironi a sfiorare l’essenza del peccato; ogni tanto una sosta nella verde sabbia dell’Eden, a commettere la perversione dell’inconoscibile; librare, liberandosi dal fardello, verso la spira delle meraviglie più magnificenti, sedersi nella rosa dei beati, fino a detronizzare Dio dall’empireo.
Rinnegare la presunzione di possedere le parole già prima di partire, ricordandosi che neanche Dante aveva già pronti i suoi endecasillabi prima del viaggio alla ricerca dell’inesprimibile. Vivere nella certezza che è il viaggiare stesso a suggerire l’espressione dell’inafferrabile, perché il viaggio altro non è che un progressivo appropinquarsi a ciò che si respira ma non si vede. E proprio come Dante confondere i limiti tra sogno e realtà, utopia e speranza, lucidità e oblio dei sensi, e allo stesso tempo dipingere sorprendenti rime di una nuova divina commedia.
Filomena "Lok" Locantore

3 commenti:

  1. Filomena Lok ti amooo!... "Andare avanti, un giorno alla volta, senza sopportarsi, senza sacrificarsi, a braccetto come due vecchi amici, e saltarsi incontro in un boato d'espansione."... Eccezionale questa tua "Utopia d'amore" che farò mia sicuramente.

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  2. Vero Antonella, Lok ci regala sempre visioni da condividere e fare nostre...

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