mercoledì 21 settembre 2011

Alice postmoderna

Marco Minghetti, già Direttore della Scuola di Management Enrico Mattei e Docente di Humanistic Management presso l'Università di Pavia, è l'ideatore de Le Aziende In-Visibili, piattaforma per la generazione di percorsi narrativi. Ne è stato tratto, con lo stesso titolo, un romanzo collettivo pubblicato da Libri Scheiwiller.
Marco sta ora lavorando a un nuovo progetto: Alice annotata, una lettura annotata e interattiva del celebre romanzo di Lewis Carroll, in chiave postmoderna.
Dice Marco: "Il progetto nasce da un’idea che mi accompagna da molto tempo: proporre una lettura “annotata” di Alice nel Paese delle Meraviglie, utilizzando le straordinarie intuizioni di Lewis Carroll per leggere la realtà contemporanea. L'attualità di Alice emerge ad ogni riga che Carroll le ha dedicato e basta pensare alle caratteristiche che la connotano per coglierne immediatamente l’attualità: giovane, donna, mutante, curiosa, avventurosa, coraggiosa, riflessiva, è il vero emblema della trasformazione che ognuno di noi deve affrontare per affrontare le sfide che pone la crisi ormai conclamata del modello economico, sociale, politico, e ancor prima cognitivo e culturale, dominante in Occidente negli ultimi due secoli."
Questo progetto può essere seguito sulla pagina Facebook oppure on line sul sito del Sole 24 Ore

6 commenti:

  1. Alice nel labirinto si trova ad affrontare la prima grande prova della sua vita e deve subito fare i conti con la sua totale inadeguatezza. Si sforza adoperando i mezzi a sua disposizione di superare le difficoltà ma è sempre fuori tempo pe...rché è grande quando deve essere piccola e viceversa. Questa situazione frustrante finisce per slatentizzare una crisi d’identità che fa comunque già parte della sua natura perché Alice finisce spesso in conflitto con se stessa (si rimprovera severamente quando pensa di aver sbagliato e giunge addirittura ad auto imbrogliarsi nel gioco).
    Prefigura quindi la crisi d’identità della società attuale in cui per avanzare nel labirinto della vita bisogna essere disponibili ed adattarsi al cambiamento. Spesso il prezzo da pagare è una grande sofferenza ed infatti Alice viene trascinata via dal mare turbolento delle sue stesse lacrime. Tale crisi d'identità viene esaltata e portata quasi al parossismo dalla letteratura per ragazzi contemporanea. Si pensi all'Harry Potter di JK Rowling. E' il simbolo del bene ma annida nella sua anima un frammento dell'anima malvagia di Voldemort, il male assoluto che deve combattere. E che riesce a distruggere solo accettando la sua autodistruzione, la propria morte e la successiva resurrezione. Ed anche Artemis Fowl di E. Colfer si dibatte in una vita gravemente contraddittoria. E' disposto a distruggere il popolo magico e a carpirne i segreti, non per una sete di potere ma per guarire la propria mamma malata. Bene e male si sovrappongono e si confondono in un’assurda danza sull'orlo del precipizio della follia.
    (Dario Amadei)

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  2. È molto difficile adeguarsi, anche perché il rischio di commettere degli errori, a volte irreparabili, è sempre dietro l’angolo. Come Alice in Wonderland si cerca un aiuto che si stenta a trovare, ci si rivolge agli altri, ma spesso e volentieri ci si scontra con il muro dell’incomunicabilità. È proprio questo uno dei grandi mali della contemporaneità post moderna, che affligge però anche Alice nel suo viaggio.
    Incontra, proprio come capita nella quotidianità attuale, una serie di personaggi, per lo più animali che rappresentano persone reali della sua vita e da cui si aspetta delle risposte, ma riceve in cambio solo altre domande. In un contesto del genere il rischio enorme è quello di cercare rifugio in una realtà virtuale, come potrebbe essere quella proposta dai reality show evidentemente insulsi, ma che purtroppo vengono seguiti da milioni di persone, spinte dalla curiosità per una vita che nella realtà non hanno più la forza o il coraggio di vivere. La letteratura si sforza di fornire modelli che possano avere il significato di una ciambella di salvataggio, ma il problema è che il libro nella contemporaneità post moderna, viene molto spesso e sempre di più visto con una certa diffidenza. Soprattutto i giovani preferiscono affidare le loro menti alla navigazione nel mondo tempestoso di internet, che sicuramente ha cambiato la nostra esistenza in maniera molto positiva, ma che se è usato in maniera impropria può diventare un’arma estremamente pericolosa. Le creature di Wonderland a volte mostruose si materializzano attraverso lo schermo del computer e il viaggio di Alice diventa un incubo reale.

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  3. Nel corso dei decenni, ci sono state molti film e molti libri, che si ispirano o sostengono di ispirarsi a Lewis Carroll. Ma sarebbe molto importante esaminarli nei particolari, per capire quali sono le opere realmente utili per portare ava...nti, in maniera scrupolosa, il lavoro di Alice annotata, che è secondo me, un’impresa degna della massima attenzione. La mia impressione è che molti si siano lanciati nello scrivere o nel filmare tutto ciò che passava loro per la testa in quel momento, dopo aver magari semplicemente letto, di Alice nel paese delle meraviglie, solamente il titolo.
    Una cosa assolutamente fuori luogo è ad esempio trascinare la protagonista in un mondo psichedelico, che tenta e riesce a risucchiarne e a digerirne la personalità restituendola in una forma completamente diversa da se stessa. Alice di Lewis Carroll attraversa Wonderland accettando i cambiamenti che si rendono di volta in volta necessari, ma rimanendo sempre se stessa, quella che è in partenza. Attraversa Wonderland registrando tutto e riportando fedelmente le sue emozioni con l’atteggiamento di un moderno reporter di guerra. Alice non viene mai fagocitata e digerita dai mostri che incontra: quanti di noi avrebbero la forza di farlo?
    Alla luce di questa interpretazione è ovvio e sacrosanto, ad esempio, che la produzione abbia respinto il “lavoro” delirante di Marilyn Manson: non si sente di certo il bisogno di operazioni di questo tipo.
    E così per tutti gli altri, tanto di cappello e profondo rispetto per le loro opere, ma non ci vengano a raccontare che si ispirano a Lewis Carroll.

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  4. Ma siamo forse destinati a vivere in un mondo futuro dominato dagli androidi? O ad essere aggrediti dai computer come in "2001 odissea nello spazio"? Certo sulla nostra testa incombe la minaccia di una "Tecnologia Nera" che perdendo di vista il progresso dell' umanità vuole ridurci ad essere il mero prolungamento di una macchina. Le menti dei nostri ragazzi non vengono più affascinate e distratte dagli specchietti per molti versi innocui del vecchio reverendo Dodgson, ma rischiano di essere risucchiate nel pozzo senza fondo dell'uso perverso del computer. Giovani e giovanissimi trascorrono ore ed ore ipnotizzati dalle luci psichedeliche dei monitor, chattando come degli automi, senza più sapere perchè.E da grandi come diventeranno? Chi o cosa saranno?Rischiano di rimanere per sempre in intrappolati in Wonderland senza avere più la minimima possibilità di uscirne...

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  5. E' un principio fondamentale,bisogna sempre credere nei propri sogni soprattutto in quelli che sembrano impossibili, perchè solo credendoci si potrà volare.Alice ci fornisce un esempio che resiste all'usura del tempo e sceglie di vivere in ...un mondo a colori, che l'affranca dal grigiore della sua epoca.Non è facile, lo sa benissimo, per riuscirci deve sfondare il muro dell'incomunicabilità che la circonda e che si tocca con mano nell'episodio del bruco.La nostra mente corre il rischio di essere resa schiava dalla razionalità che offende la creatività, indispensabile per sognare e realizzare le grandi imprese.Non rinunciare mai alla fantasia, questo è il segreto per avere successo.

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  6. Le persone "visionarie" riescono a rendere la loro, una grande impresa! Non preoccupandosi di raggiungere il maggior profitto attraverso azioni strategiche di mercato (che sicuramente servono) ma "prendendosi sulle spalle" quella loro idea ...che sanno essere diversa dalle altre proprio perchè è la loro... e che porterà loro dei profitti maggiori e migliori di quelli che ottorrebbero solo attraverso calcoli e tabelle. Alice è è riuscita nella sua impresa perchè mentre tutti correvano lei rallentava e mentre tutti rallentavano lei correva... evitare la massificazione ma essere unici nella massa!

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