mercoledì 1 febbraio 2012

Effetti delle piogge acide sulle piante

Le piogge acide danneggiano l’intero patrimonio vegetale del pianeta: in molte parti dell'Europa e del Nord America, come anche in Brasile, le piante vengono danneggiate in modo più o meno grave. Se non interverranno delle inversioni di tendenza entro 10-20 anni molte foreste nel mondo saranno completamente distrutte, e questo provocherà localmente l'espansione del fenomeno carsico (cioè la penetrazione dell'acqua nel sottosuolo), la siccità, la progressiva aridità dei suoli, l'aumento della possibilità di inondazioni e il cambiamento del clima.
L’aggressione nei confronti delle piante è duplice. Può avvenire attraverso le foglie oppure attraverso modificazioni nella composizione chimica del terreno.
Le foglie rappresentano le parti della pianta più esposte e vulnerabili all’azione degli inquinanti dell’aria in quanto rappresentano la sede degli scambi gassosi. Attraversando gli stomi i gas penetrano all’interno delle foglie dove vanno a sciogliersi nel velo liquido intercellulare che permea le pareti delle cellule del mesofillo. Da qui si diffondono nella foglia dove si possono accumulare in concentrazioni tossiche.
Gli effetti di gran lunga più dannosi sono dovuti all’anidride solforosa.
L’inquinamento da biossido di azoto viene considerato di minore importanza in quanto provoca dei danni alla vegetazione solo a concentrazioni molto più alte della SO2; i sintomi sono comunque simili a quelli descritti per l’anidride solforosa (vedi nella sezione degli inquinanti principali).
Quando gli inquinanti acidi (soprattutto anidride solforosa) arrivano al terreno sottoforma di precipitazioni o di deposizioni secche allora si attua l’acidificazione del suolo (per maggiori informazioni vedi il paragrafo successivo). Nel terreno si libera lo ione alluminio che è in grado di sostituire il calcio dai suoi siti di legame sui peli radicali delle piante; avviene una diminuzione dell’apporto dei nutrienti e la pianta si indebolisce notevolmente, esponendosi all’attacco di insetti, malattie e variazioni climatiche eccessive. Questi fenomeni si evidenziano particolarmente nelle zone dove il suolo è più sottile e nelle aree nelle quali le piante sono maggiormente esposte alle intemperie (come l’alta montagna).

http://www.nonsoloaria.com/piacepi.htm

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