domenica 20 novembre 2011

Una volta c'era il pensiero...

NINNA NANNA, Chuck Palanhiuk - proposta di lettura
Carl Streator, giornalista, vedovo,solo e solitario indaga sulla “sindrome di morte improvvisa” di alcuni bimbi e presto capisce che con tutta probabilità la causa è da attribuire ad una nenia africana,tratta da un libro… il canto della dolce morte. Inizia un viaggio per cercare e distruggere tutti i libri che contengono le fatali filastrocche. Strampalati e colorati i compagni d’avventura, ognuno dei quali ti conquista per spessore e fragilità,per aderenza alle angosce di ognuno.
Reale e surreale si fondono in pagine imprevedibili; a tratti affaticati dalla lettura ci sorprendiamo all’improvviso confrontandoci con storie di dolori riconoscibilissime,ci stupiamo di fronte ad un colpo di scena improvviso perché nulla discende da nulla nella storia di Palanhiuk.
A mio parere è proprio Streator il personaggio più bello: portatore di una sofferenza per cui non c'è consolazione che ha bisogno di rendere anche “fisico”con un rituale a dir poco simbolico che Palahniuk  riesce a immaginare con apparente surrealità perché quel dolore è così umano che l’autore rappresentandolo nella pervicacia della non/rimozione ha dato voce a tutti i lutti del mondo.
E ancora la nenia: non ha nulla di fantastico è solo l’irrompere nella nostra cultura occidentale, contaminata e intossicata dall’informazione, infettata dall’isolamento affettivo dell’irriconoscibilità dell’altro, della verità della magia, della verità dell’inconoscibile, della verità che non tutto riusciamo a controllare, fatalmente neanche il nostro pensiero…
Uno degli aspetti che mi ha personalmente colpito è stata l’efficacia della scrittura al servizio di contenuti così eterogenei,un linguaggio che arriva dove vuole anche nei tratti più ostici del possibile e dell’impossibile. Gustate anche questo leggendo.
Momenti di bellissima lettura, si aprono per chi ha cuore di ascoltarli solo lasciandosi andare alla storia anche nei passaggi meno significativi ma propedeutici alla quadratura del cerchio.
Ombretta D’Ulisse

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