martedì 2 agosto 2011

Il Grande Thomas

Jean Thomas era un cavadenti, vissuto in Francia nel settecento e da lui i moderni odontoiatri avrebbero molto da imparare. Raggiunse una grande fama in tutta Europa per le sue doti di fine psicologo e per la sua eccelsa manualità. Non esistevano gli anestetici locali ma si diceva che le sue estrazioni fossero indolori: in realtà i  pazienti erano come ipnotizzati dalla sua figura e messi completamente a loro agio, si convincevano di non soffrire.
Era soprannominato il Grande Thomas per la sua abilità, od anche il Grosso Thomas per la sua notevole mole. A tal proposito sembra che alla nascita pesasse più di sei chili e che all’età di otto anni fosse in grado di abbattere un manzo con un pugno, anche se tutto questo fa sicuramente parte della leggenda che circonda il personaggio. Comunque Thomas era un omone di oltre due metri di altezza e di più di cento chili di peso e  le stampe dell’epoca ci tramandano la sua immagine di gigante dal volto buono. Era proprio questa la forza di Thomas: la sua grande umanità e la sua prestanza fisica erano messe al servizio di chi soffriva. Operava principalmente a Parigi, ma spesso faceva delle vere e proprie tournée in tutti i paesi europei. Il suo studio era un gigantesco carrozzone su cui prendeva posto anche un’orchestra che con la sua musica copriva le urla dei pazienti. C’era anche una grossa campana che serviva nei casi più difficili. Ma il carisma di Thomas era tale che anche quelli che urlavano di più, quando uscivano era convinti di non aver sentito dolore. Thomas era sponsorizzato dalle più famose osterie parigine, che consigliava dopo l’intervento, per fare sciacqui con l’acquavite. Era anche il cavadenti preferito dalla famiglia reale e periodicamente si recava a Versailles per sottoporre alla sua arte dentaria il re e i membri della corte. Sembra che Luigi XV affrontasse con grande riluttanza gli strumenti del cavadenti. Spesso Thomas era costretto ad azionare il campanone di bronzo, per coprire le urla del sovrano che però, come tutti, al termine dell’intervento era pronto a giurare di non aver sentito nulla. In occasione della nascita di un figlio del Re, Thomas annunciò sedute odontoiatriche e sciacqui gratuiti per tutti. Accorse una gran massa di gente, molte più persone del previsto che resero ben presto la situazione difficile da gestire. Ci furono dei disordini che richiesero, per essere sedati, l’intervento dei gendarmi e dello stesso Thomas che ebbe anche in quel frangente un ruolo decisivo, grazie alla forza erculea dei suoi pugni. Visse  quasi novant’anni e  secondo la leggenda fece la sua ultima estrazione, venti minuti prima di morire.
Dario Amadei

1 commento:

  1. Che storia affascinante! Sfido altri del mestiere ad averne memoria e soprattutto a seguirne i suoi insegnamenti. Perchè un bravo medico non parla "medichese" ma cerca di comunicare con lo stesso linguaggio del paziente che ha di fronte in quel momento, mettendolo a proprio agio e infondendogli sicurezza... cosa che al medico Dario Amadei riesce davvero bene!!!

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