sabato 23 luglio 2011

Il viaggio eroico di Periplo

La storia di un bambino apparentemente debole e soggetto alle prepotenze dei compagni, che si troverà a vivere l’esperienza più emozionante e fantastica di tutta la sua vita. Sarà costretto ad affrontare dei pericoli e delle difficoltà in nome di una verità che vuole conoscere a tutti i costi e scoprirà dentro di se una forza che non credeva di avere, ma che gli permetterà di raggiungere il suo scopo.
L’amore per l’ambiente e per l’immensa forza degli apparentemente deboli sono gli ingredienti principali che Dario Amadei mescola in questa avvincente storia fiabesca. Il realismo magico che contraddistingue i suoi precedenti libri è predominante anche in quest’opera e la rende interessante per un pubblico giovane così come per un pubblico adulto. Perché in realtà il messaggio che lo scrittore vuole lanciare deve arrivare ai ragazzi, che possono ancora fare molto per rendere vivibile il nostro Pianeta ma anche, se non soprattutto, agli adulti, che possono cercare di migliorare là dove hanno cominciato a fare danni, a lungo andare irreparabili, per la nostra buona condizione di vita.
Il protagonista, Periplo Zanna, è un bambino di 10 anni: la scelta di protagonisti/eroi giovani contraddistingue la narrativa di Dario Amadei e questo si può far risalire almeno a due motivazioni. Innanzitutto perché i bambini sono ancora autentici, non sono ancora schiacciati dai ruoli che la società impone ad ognuno di noi, sanno ancora ridere ed emozionarsi davanti alle meraviglie della vita; e poi perché sanno usare l’intuito per trovare dentro di loro il coraggio di affrontare le difficoltà, senza subire i pregiudizi delle persone, senza ingabbiarsi in false verità.
E Periplo Zanna, appunto, intraprende, da eroe, il suo viaggio che lo condurrà ad affrontare le prove a cui è stato chiamato dal destino, non senza paura, ma con la consapevolezza di chi è pronto a vivere la propria esistenza con responsabilità e competenza.
Joseph Campbell dice “se riuscite a fare anche un solo piccolo passo nella società, con il messaggio che avete, riuscirete anche a comunicarlo per intero. Io, questo lo so!”  
E l’accostamento di Periplo Zanna all’eroe mitologico, Dario Amadei lo serve con incredibile maestria e con le sue dolci note ironiche: già nella scelta del nome ha voluto infondere coraggio al suo personaggio.
Periplo conduce un’esistenza ordinaria, piuttosto incerta e improvvisamente fa l’incontro che cambia radicalmente la sua vita, un incontro che lo invita ad entrare in un mondo fantastico che lo spaventa, ma allo stesso tempo lo attira. Il compito per cui è chiamato può essere pericoloso, ma se non accettasse il rischio, le conseguenze potrebbero essere devastanti. Senza tornare indietro, lascia il suo porto sicuro (i genitori che hanno sempre cercato di evitargli le brutture della vita) e segue il suo mentore, colui che lo ha introdotto nel nuovo mondo e che gli ha dato indicazioni sul percorso da seguire, lasciando a lui però il libero arbitrio e accettando le sfide per sopravvivere. E nel momento in cui le avversità vengono superate e giunge alla verità, Periplo si sente morto e rinato, si sente consapevole di se stesso. E anche schiacciato da un’altra verità: come insegnare ciò che ha compreso? Ma ora sa di avere un’arma in più dalla sua: il suo potenziale che era rimasto inespresso e che ha saputo far emergere.
In molti si stanno chiedendo dove condurrà l’uso improprio della tecnologia, Dario Amadei si è fermato a riflettere e lo scenario che preannuncia è devastante. Ora sta a noi raccogliere il seme che lo scrittore ha piantato. Si è caricato sulle spalle l’onere di avvertire dei danni che gente senza scrupoli ormai da anni continua a provocare sul nostro Pianeta solo per raggiungere i propri scopi, per incrementare i propri tesori, lasciando a noi i risultati invasivi di una tecnologia spregiudicata (Tecnologia Nera, nda).
Sono molti i motivi per cui consiglio di leggere Cronache di Monterotto (edizioni Simple, 2011): per lo stile narrativo inconfondibile, fatto di una scrittura leggera, aerodinamica, che ti conduce all’ultima pagina senza inciampi; per gli argomenti che Dario Amadei tocca con una sensibilità e un’amabile ironia che contraddistingue proprio la sua persona; per i personaggi che sempre rende così simili a noi, alla gente che frequentiamo e per il protagonista che accetta con coraggio la sua sorte per tornare vincitore. Dopo averlo letto vi accorgerete di aver alternato risate a momenti di apprensione per il giovane protagonista, ma alla fine scorgerete dentro di voi una lucina nuova: credere di poter cambiare le cose iniziando proprio da ciò che abbiamo vicino.

Elena Sbaraglia

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