L'incontro di bibliolettura interattiva Modi di sentire_Gratitudine vuole indagare attraverso i libri quello stato dell'essere che non è solo personale, ma riguarda le relazioni che si intrattengono, le scelte che si fanno, le comunità che si abitano. Queste le storie che ci raccontano il senso della gratitudine
Buone letture!
I miei giorni alla libreria Morisaki di Satoshi Yagisawa, scelto da Dario Amadei, ci parla di una gratitudine che ad un certo della propria vita si prova verso alcune persone che fino a quel momento sono state marginali, persone insospettabili che invece hanno il potere di cambiare la vita e verso cui essere grati per sempre
Eureka street di Robert Meliam Wilson, scelto da Riccardo Castellana, è un rendersi conto, in un contesto comunitario bellicoso, che, nonostante tutto, bisogna essere grati di essere vivi e di accorgersi di ciò che si ha intorno
Memoria di ragazza di Annie Ernaux, scelto da Carolina Ragucci, ci parla di una gratitudine che la lettrice prova verso la storia, per lei catartica e verso la persona che glielo ha regalato, perché ha compreso che in quel momento, la lettrice, era quel libro [Come biblioterapia vuole]
La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby, scelto da Isabella, contiene gratitudine e ingratitudine, quella che la protagonista riceve da chi dovrebbe invece essergli grato e che avrà ricadute irreversebili, perché nella vita tutto torna e scegliere di essere irriconoscente si paga a caro prezzo
Le cose che non ho di Gregoire Delacourt, scelto da Elena Sbaraglia, ci parla di una donna grata alla vita per quello che ha, per quello che si è costruita, famiglia e lavoro, per la comunità che abita e che nei momenti di bisogno si mostra riconoscente. E quando un evento straordinario fa cadere il velo e mostra l'animo di chi le è accanto, la protagonista scopre come l'essere vittima della propria ingratitudine può essere fatale