giovedì 1 dicembre 2011

Il giardino di superman - incontro di bibliolettura interattiva

La bibliolettura del libro “Il giardino di superman” di Daniele Porcella (Ed. Graphofeel) è stata davvero ricca di stimoli e riflessioni.
Sin dalla prima pagina si è avvolti dal profumo dei ricordi del protagonista, Danny, un ragazzo degli anni settanta.
Durante l’incontro c’è stata una grande sintonia tra Dario Amadei e Daniele Porcella: entrambi scrittori, hanno fatto scoprire al pubblico Danny che nel libro, come il giovane Holden, vive con ironia e dolcezza un momento fondamentale della sua esistenza, quello che fa da spartiacque tra la sua l’adolescenza e l’età adulta.
Il ragazzo è timido, impacciato, a tratti un po’ “sfigato”, ma trova il modo di riscattarsi e lo fa con il baseball, la musica ed i libri.
La storia si legge con piacere e Daniele tratteggia uno sfondo fatto di passioni con grande maestria, inserendo qua e là tasselli di storia che ancorano il protagonista ad una realtà ormai lontana. I personaggi della sua vita vengono caratterizzati in maniera molto efficace (il padre un po’ assente, la madre che incarna lo stereotipo del “mammismo italico”, la sorella rompiscatole, la nonna tirchia, l’amico grosso e generoso come Garrone, l’allenatore americano) e restano impressi in maniera indelebile nella mente del lettore.
La trama della storia è fatta di ricordi legati tra loro che finisco per essere il bilancio della vita di un ragazzo che non vuole uniformarsi alla massa, coltivando interessi originali: il baseball, uno sport difficile da spiegare, ma che diventa uno stile di vita per chi lo pratica, la musica jazz e la letteratura americana.
Danny, ad un certo punto, scopre che la vita da dolce e spensierata può diventare in un attimo dolorosa in maniera insopportabile e può presentare un conto molto alto da pagare.
Salutando i presenti, Dario ha sottolineato un aspetto importante del finale:
“Come nel film di Fellini, non bisogna smettere di sognare una dolce vita e Daniele, evocando l’immagine di una tenera ragazza bionda, ci regala speranza nel futuro.”
E in questo periodo così travagliato, è davvero importante continuare a credere nel domani!

Elena Sbaraglia e Dario Amadei

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