giovedì 29 dicembre 2011

Monterotto News

The boy with a moon and star on his head
Come è sua abitudine Oirad trascorre l’ultima notte dell’anno con il Professor Avenarius. Dopo una cena frugale e il brindisi di mezzanotte a base di spumante dozzinale, giunge il momento di giocare. Oirad aspetta tutto l’anno il tombolone e spera da sempre di vincere qualcosa, perché non ha mai fatto nemmeno un ambo.
- Non vincerai mai caro amico! - lo ammonisce ironico il professore - Sei un puro di cuore e nella vita per emergere ci vuole molta cattiveria…
Oirad ha tanta voglia di piangere ma come al solito non ci riesce, poi all’improvviso gli si annebbia la vista e la sua mente lo trascina a vagare a lontano.
Vede due bambini biondi (un maschietto e una femminuccia) che giocano sorvegliati da un maggiordomo grasso e barbuto: si lanciano una palla gialla e non vogliono passarla a nessuno.
- Non bisogna escludere gli altri è peccato!!! - urla un prete sdentato.
E’ basso, mal lavato e il suo alito emana un insopportabile tanfo di vino e tabacco di infima qualità. Brandisce una grossa Bibbia come se fosse una clava e la solleva in alto con la chiara intenzione di colpire in testa la bambina che comincia a frignare disperata.
Il maggiordomo scatta come una molla grassa, ma non fa in tempo ad intervenire perché un individuo elegante, con un sorriso che sa di Paradiso, s’interpone con grande efficacia.
- Vuole due fustini sconosciuti in cambio del suo Smash?
Il prete che non ha mai usato nessun tipo di sapone in vita sua, rimane affascinato da una simile proposta. Affonda le sue mani lerce nella polvere bianca e comincia a mangiarla, gustandola granulo dopo granulo.
I bambini spaventati si danno alla fuga e in pochi istanti scompaiono lontano.
Il maggiordomo che è stato lasciato sul posto venendo meno al suo giuramento di fedeltà, è crollato a terra, disfatto e piange rumorosamente.
- Non temere amico! - gli dice un tipo eternamente giovane con i capelli ricci e un’ inconfondibile voce - Hanno attraversato la linea dell’orizzonte e lì saranno felici.
Poi inizia a cantare una canzone che parla di un ragazzo con una luna e una stella in testa.
Quella musica dolcemente riporta Oirad nella sua dimensione, giusto in tempo per ascoltare Avenarius che scandisce dei numeri.
- Due, tre, cinque!!! - esclama con il suo vocione tonante.
- Tombolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!! - urla Oirad liberando la frustrazione accumulata in tantissimi anni.
E sente nel suo cuore che alla faccia della crisi e delle vecchie cornacchie il prossimo per lui sarà un anno meraviglioso.

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