Stiamo perdendo di vista il significato del verbo “vivere”.
Corriamo per tutta la vita alla ricerca di qualcosa, tralasciando l’aspetto
essenziale: vivere. Quanti di voi si sentono davvero VIVI? Quanti di voi
sentono la VITA
scorrere nelle loro vene?
Parlando con la gente, nella maggior parte dei casi, noto
nei loro sguardi una nota di insoddisfazione; infelicità. Qualche amico mi ha
persino parlato di apatia, passività di fronte a questa meravigliosa e, unica,
opportunità che è la vita.
Ed io non riuscivo a darmi spiegazioni; poi ho capito.
Semplicemente, la gente non è più capace di arrestarsi un attimo, per
ascoltarsi, conoscersi, assaporare le proprie emozioni, capire chi si nasconde
realmente nel più intimo abisso della sua esistenza.
E allora perché non iniziare così?
Una volta un saggio proferì : <<Fatti coraggio: apriti
e lascia entrare l’estasi che è la vita!>>
Queste le parole di Osho Rajneesh, un guru indiano, autore
di una filosofia di vita basata sull’importanza della consapevolezza (del
proprio io, non in maniera egoistica) e la meditazione, chiavi indiscutibili
per un’esistenza a 360°, che permetta di assaporare a pieno la vita, senza
lasciarla scivolare addosso.
“Quando l’intera esistenza danza, e tu te ne stai seduto in
un angolo, misero e infelice, è allora che DEVI LASCIARTI ANDARE ALLA DANZA
DELLA VITA. Basta un istante di comprensione, per scatenare una RIVOLUZIONE
NELLA TUA VITA.”
Ma come attuare questa rivoluzione??!!
Naturalmente attraverso la conoscenza di sé stessi, dunque
mediante la MEDITAZIONE :
un modo semplice e sicuro per creare un equilibrio fra lo stato fisico, emotivo
e mentale.
Osho la definisce così: << Uno stato che va oltre la
mente, di totale presenza di sé, nel quale raggiungere consapevolmente il
silenzio interiore>>. La meditazione non include necessariamente pensieri
religiosi o spirituali, né è possibile forzarla con un atto di volontà, ma
semplicemente lasciare che questo stato di “non mente”, (cioè guardare la cosa
senza dare giudizi) si manifesti spontaneamente. Dunque, è la mente di chi
innocente si affaccia per la prima volta sull’universo e lo contempla,
contrapposta alla mente manipolata.
La meditazione è uno dei tratti salienti della religione
induista, indispensabile affinché l’energia , Kundalini, fluisca attraverso i
canali Nadi e raggiunga i Chakra, per dare così avvio allo “Yoga”: unione tra
corpo e spirito. Lo yoga, infatti, rappresenta una delle vie per raggiungere il
Nirvana, lo stato di supremo benessere, caratterizzato dal totale annullamento
dei sentimenti, dunque dalla PACE INTERIORE: abbracciare, quindi, l’essenza
della propria esistenza, perdendovisi nei suoi meandri.
Per raggiungere questo obiettivo occorre svuotare la mente
dai futili pensieri che la bombardano costantemente e dare sfogo all’urlo del
nostro silenzio interiore. Questa è la ragion per cui la meditazione si
caratterizza nel focalizzare l’attenzione sul presente, in modo tale che la
mente, calma, non reagisca ai ricordi del passato, né si preoccupi dei piani
per il futuro. Ecco che l’ascolto del flusso del proprio respiro o la
ripetizione di un mantra diventano chiavi d’accesso per una dimensione tutta
nuova dell’essere.
“Quando vedi qualcosa che ti crea infelicità, lascialo
perdere subito, abbandonalo immediatamente, non trattenerlo neppure un istante.
Questo è coraggio: coraggio di vivere!” ribadisce Osho, sottolineando il
concetto basa della meditazione.
Dunque, Osho non ha mai predicato una fuga dal mondo
terreno verso quello spirituale né contrapposto la vita profana a quella
religiosa, bensì invita a vivere in maniera naturale e consapevole, che per lui
coincide con quella sacra.
Pertanto il percorso che conduce all’“Illuminazione”
consiste nel qualificare, con la massima presenza di sé, ogni atto della vita
quotidiana.
Concludo la mia riflessione, con queste stupende parole,
tratte da uno dei discorsi del saggio.
“La vita è movimento, e l’infelicità dipende dal fatto che
noi non ci accompagniamo a quel movimento. O iniziamo ad aggrapparci al
passato, e di conseguenza ostacoliamo il movimento,oppure iniziamo a
pianificare il futuro, intralciando ugualmente il movimento. Per essere in quel
flusso, bisogna essere privi di passato e senza futuro. In quel caso si è
movimento; si è vita; non esiste più frattura tra te e il flusso della vita,
ecco la gioia, ecco la beatitudine! L’armonia tra te e la vastità della vita.”
Filomena Locantore
Filomena Locantore
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