Una mattinata incredibile, di quelle che sembrano un sogno e
si ricordano per tutta la vita. Sono stato ricevuto dal Nipote del Gabbiano
Jonathan Livingston che finalmente dopo tanti anni ha accettato d’incontrarmi,
sulla scogliera al largo dove passa le sue giornate a scrutare il mare sotto un
ombrellone. L’ho raggiunto a bordo di un pedalò, insieme al suo insostituibile
Avvocato, che durante il tragitto mi ha fatto mille raccomandazioni, il
Gabbiano è un tipo molto suscettibile e ci vuole poco a contrariarlo. Tirava un
vento forte e il mare era molto mosso, il tempo ideale per scoprire dei
segreti.
Ci siamo seduti come due vecchi amici a bere Limoncello,
l’Avvocato è rimasto in piedi alle nostre spalle a controllare silenziosamente
la situazione. Ho mostrato al Gabbiano il catalogo del NettunoPhotofestival,
lui lo ha sfogliato con grande interesse, sorridendo e in alcuni momenti mi è
sembrato visibilmente commosso.
- Avete imboccato la strada giusta – mi ha detto – e
continuate così senza lasciarvi intimorire da nessuno. Il 19 agosto, anche se
ormai non posso più muovermi da qui, sarò con voi e insieme a tutti quelli che
ci saranno vivremo un’esperienza indimenticabile che ci farà scoprire il mondo
al di là della linea dell’orizzonte. Ricordatevi sempre che solo chi ci crede
riuscirà a volare.
Poi il Gabbiano ha smesso di parlare e si è girato verso il
mare come se io non fossi più lì con lui.
- Si è fatto tardi – mi ha sussurrato l’Avvocato – dobbiamo
tornare.
Mentre pedalavo verso la riva, improvvisamente mi sono
sentito felice e ho stretto tra le braccia il catalogo del Photofestival.
- È un evento unico – ho pensato – e chi non parteciperà non
saprà mai quello che si è perso.
Dario Amadei
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