L’alienazione è la prigione dell’uomo moderno,
eternamente auto-condannato all’infelicità. Abbiamo tutte le carte in tavola
per sperimentare un’esistenza gioiosa, eppure optiamo sempre per la via della
triste repressione: reprimiamo la rabbia, mascheriamo la tristezza, fuggiamo
via dal dolore, ripudiamo l’amore, temiamo persino la libertà,mettiamo a
tacere i nostri sogni, rifiutiamo la felicità. E tutto per orgoglio, e per
paura. Ci siamo addirittura ridotti ad aver paura della paura, ansia di avere
ansia. Viviamo come zombie allo sbaraglio: abbiamo carne ed ossa, ma la nostra
anima che fine ha fatto? Siamo solo assetati di porti sicuri, comodità e
benedizioni che cadano dal cielo. E nell’attesa non resta che lamentarci, e
piangerci addosso; perché naturalmente la soluzione è difficile da trovare,
troppo rischioso. Ovviamente è più facile restare a braccia a conserta a
guardare chi ce l’ha fatta, e suicidarsi di invidia e frustrazione.
Sapete cosa vi dico? Sono propria stanca di tutto
questo male di vivere, non giustifico più alcuna lamentela. Certo le disgrazie
accadono, gli inconvenienti ostacolano il cammino, la strada è tortuosa, ma
sono sempre più convinta che ogni caduta sia il momento perfetto per imparare a
volare.
Perciò muovetevi da quella benedetta sedia dove
passate il tempo incollati su Facebook inchiodati a nascondervi dietro post da
moralisti convinti o da eterni infelici! Lasciate tutto e andate! Semplicemente
andate,seguendo la pianta dei vostri piedi. Verso il mare se avete voglia di fare un tuffo, verso la montagna se
avete voglia di sentirvi un po’ bambini facendo l’angelo nella neve; dall’avvocato se avete un matrimonio privo di amore, tenerezza e passione;o in
segreteria studenti, se vi siete accorti che l’università non fa per voi; prendete
l’aereo se avete voglia di viaggiare o prendete per mano la ragazza di cui
siete innamorati, se avete voglia di amare. Lasciate il vostro lavoro se non vi
si addice; se non ne trovate un altro, non importa, lo creerete, con la vostra
infinita energia e creatività. Se la radio trasmette una canzone non di vostro
gradimento, cambiate stazione! Esiste una soluzione per qualsiasi problema,
però innanzitutto è imprescindibile trovare il coraggio di cercare una
soluzione.
Dovremmo temere l’abitudine e l’immutabilità, non
il cambiamento. Dovremmo temere l’odio,
non l’amore. E l’odio nasce quando ci costringiamo all’infelicità. E
l’infelicità eterna, come la soddisfazione inappagata, sono la morte della
vita. E di vita ce n’è una sola. Quindi vi chiedo soltanto una cosa: smettete
di pensare, e vivete!
L’ultima volta che son caduta, tentennavo
barcollando in un tunnel di tenebra. Nulla aveva più significato, neanche la
mia passione per la scrittura. Prigioniera della mia depressione, trascorrevo
le giornate tra divano, cameretta e toilette, senza musica, senza mangiare,
senza scrivere, senza sorridere. E poi una sera all’improvviso, ho smesso di
pensare alla paura e alla paura della paura; e in preda ad una violenta
tarantolata, ho ritrovato la vita: in una pulsazione, in un colpo di
tamburello, dall’arcano porto sepolto è riaffiorata la mia energia primordiale:
ero sudata, sentivo il sangue pulsarmi impetuoso nelle vene, ero
super-affamata, ma niente e nessuno avrebbe potuto fermarmi. Mi sentivo me
stessa, incondizionatamente e totalmente Filomena Lok. Volavo. E così dal buio
più terrificante sono tornata ad anelare alla vita.
Beh come vedete non occorrono grandi imprese, basta
abbandonarci a ciò che amiamo. Senza paura, senza suggestioni, senza offuscanti
preoccupazioni. Just do it!
Concludo questo sfogo liberatorio, inserendovi il
testo di una canzone, a mio avviso bellissima, scritta dal cantautore romano
Mannarino, affinché possa esservi di incoraggiamento per compiere il primo
passo verso la “disalienazione”. Alzatevi e uscite ad acchiappare la vostra
felicità !
Filomena Lok Locantore
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