Grande partecipazione all’evento
di domenica 14 settembre presso la Biblioteca Casa del Parco per la
Giornata Europea della Cultura Ebraica 2014. In collaborazione con UCEI ed
Istituto Pitigliani la biblioteca, in apertura straordinaria di domenica dalle
10.00 alle 13.00, ha offerto all’utenza due incontri sul tema “La donna
nell’ebraismo”: la presentazione del libro “Maschio e Femmina D-o li creò” con
la scrittrice Ilana Bahbout e un laboratorio di lettura per bambini sulla
regina Esther curato dal personale della biblioteca specializzato per il
settore ragazzi.
Al laboratorio per bambini hanno
partecipato tanti genitori e figli, ma anche i piccoli ospiti della Casa Verde
(struttura comunale di accoglienza per minori ) con le loro mamme, l’educatrice
Nicoletta e la volontaria Alessandra.
Nell’incontro, che si è svolto nel giardino della biblioteca grazie alla bellissima giornata di sole, sono stati letti alcuni midrashim (racconti ebraici) sulla storia delle lettere dell’alfabeto, mentre il libro della regina Esther è stato rappresentato con i burattini.
Nell’incontro, che si è svolto nel giardino della biblioteca grazie alla bellissima giornata di sole, sono stati letti alcuni midrashim (racconti ebraici) sulla storia delle lettere dell’alfabeto, mentre il libro della regina Esther è stato rappresentato con i burattini.
I bambini con le lettere ebraiche
in cartoncino hanno potuto creare dei libricini e fare una merenda a tema con i
biscottini a forma di Alephbeth (alfabeto ebraico).
La giovanissima volontaria Miriam
ha suonato la chitarra ed ha insegnato ai bambini alcune canzoni ebraiche.
All’interno della biblioteca si è svolta, con la scrittrice Ilana Bahbout, la presentazione del libro “Maschio e Femmina D-o li creò” edito da Sovera e scritto da ben nove scrittrici: Micol Nahon, Iaia Shuòlamit Vantaggiato, Sira Fatucci, Giordana Limentani, Ilana Bahbout, Gaia Piperno, Hdeva Nissim Ben Efraim, Anna Arbib, Donatella Di Cesare.
All’interno della biblioteca si è svolta, con la scrittrice Ilana Bahbout, la presentazione del libro “Maschio e Femmina D-o li creò” edito da Sovera e scritto da ben nove scrittrici: Micol Nahon, Iaia Shuòlamit Vantaggiato, Sira Fatucci, Giordana Limentani, Ilana Bahbout, Gaia Piperno, Hdeva Nissim Ben Efraim, Anna Arbib, Donatella Di Cesare.
Le autrici, tutte esperte di
ebraismo, mettono in rilievo la presenza di tante donne che nella storia
ebraica hanno dato il loro contributo sia in campo religioso che culturale. Un
pubblico attento ed interessato ha riempito la sala, facendo domande e
trasformando la presentazione del libro in un dialogo con Ilana Bahbout. Gli
argomenti sollevati sono stati molti: il ruolo della donna ebrea in famiglia e
nelle pratiche religiose, la libertà di studio e di affermazione nella vita
pubblica, la normativa sul divorzio, la divisione dei compiti tra coniugi
all’interno della famiglia.
Ne è emersa una figura femminile
ebraica che, attraverso la storia di una società in continua evoluzione, ha
cercato di affermare il proprio essere donna senza rinnegare il proprio ruolo
di moglie e di madre ma anzi arricchendolo di una grande preparazione culturale
e religiosa.
La donna ebrea è stata in qualche
modo tutelata dalla tradizione religiosa e dalla normativa ebraica che dai
tempi più antichi le ha assegnato un posto di rispetto e dignità all’interno
della famiglia.
Ma non sempre questo è stato
sufficiente per garantire la parità con gli uomini.
Nel libro oggetto della
presentazione sono raccontate storie di donne che hanno cercato di uscire da un
ruolo tutto interno alla famiglia, soprattutto attraverso lo studio, tra cui il
caso di una donna nel ‘500 chiese ed ottenne il permesso di studiare.
A tale proposito la Bahbout ha
svolto una lettura ad alta voce di un brano del libro che è particolarmente
significativo. Si tratta della storia di una donna che aveva deciso di
frequentare la Casa di Studio (simile ad una università) e si dedicava con
passione allo studio dei testi biblici e della letteratura rabbinica. La
studentessa, unica donna a frequentare i corsi, era così intelligente al punto
che era divenuta più brava dei suoi colleghi uomini. Questi decidono di
prendersi gioco di lei e di farle trovare sullo scaffale della biblioteca un
libro ben rilegato dal titolo “La saggezza delle donne”. Quando la donna lo
aprì trovò che era stato rilegato con pagine bianche, come reagì la donna? Per
rispondere a questa domanda vi invitiamo a leggere il libro, infatti la fine
del racconto è tutt’altro che scontata.
La storia del libro dalle pagine
bianche, estrapolata da un librodi Shmuel Yosef Agnon pubblicato nel 1942, ci
ha suggerito di realizzarne uno simile e dimetterlo disposizione delle utenti
della biblioteca che potranno riempirlo scrivendovi riflessioni, pensieri,
poesie creando un nuovo libro della saggezza delle donne.
Il tempo disposizione per l’incontro non ha esaurito le tante domande alla scrittrice, la discussione è poi proseguita in giardino durante il rinfresco a base di cous cous offerto dalla biblioteca.
Il tempo disposizione per l’incontro non ha esaurito le tante domande alla scrittrice, la discussione è poi proseguita in giardino durante il rinfresco a base di cous cous offerto dalla biblioteca.
Si ringrazia Micaela Vitale
responsabile del settore cultura del BaitBet Istituto Pitigliani che ha donato
numerosi libri sull’ebraismo alla biblioteca, presentandone i contenuti
all’inizio dell’incontro.
Giovanna Micaglio
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