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Amore... Ho conosciuto l’amore in tante diverse
sfaccettature, ne ho assaporato tante differenti sfumature, e vi dico
innanzitutto che l’amore è il motore della vita: non esiste sentimento più
autentico in grado di farci sentire più autenticamente vivi, perché solo
l’amore è capace di rapirci corpo, mente e anima. Questa volta vorrei parlare
dell’amore nel senso più comune cui tutti vi si riferiscono al giorno d’oggi,
ovvero l’“amore di coppia”, concedetemi questa espressione un po’ riduttiva e
dispregiativa, a mio parere.
Sono soltanto una ventunenne, ma questa tematica
intensamente mi affascina e mi intriga, ragion per cui impiego molto del mio
tempo osservando come l’amore agisce e si manifesta tra la gente, giovani,
adulti, anziani, single, fidanzati, sposati, divorziati, persino bambini. E
tristemente vi annuncio che raramente ho visto due persone Amarsi, ma davvero,
nel senso più autentico ed essenziale, di quell’amore reale, che secondo me
dovrebbe essere vero, puro e incondizionato come la fragranza di un fiore.
Viviamo nell’era dei social network, nell’età dell’ansia, della depressione:
siamo diventati così complicati, fragili e problematici, che tutte le paranoie
e le futilità non hanno riservato neanche un misero angolino all’Amore. Date
un’occhiata dentro di voi: quanto amore è fiorito nel vostro cuore? Quanto
siete capaci di Amare la persona che vi è accanto, o che state aspettando, o
che avete perso? Non sono forse i vostri sentimenti sempre sovvertiti da
qualche minacciosa ombra di timore, senso di bisogno, paura di solitudine,
senso di competizione, di dovere, di obbligo? Quanti di voi si sentono
pienamente e felicemente a proprio agio accanto al loro partner, quanti non
desidererebbero neanche per un attimo di trovarsi in un altro posto, accanto ad
una persona diversa? Quante volte pretendete attenzioni, rispetto, affetto,
comprensione, pretendete di essere posti al centro della vita del vostro
partner, al primo posto, davanti persino a sé stesso? E quante volte nel vostro
profondo siete coscienti che forse, voi, non sareste mai in grado di fare nulla
del genere per il vostro amato, o almeno non senza la certezza di essere
ricambiati? Non abbiate paura delle risposte, semplicemente cercatele, e
siatene consapevoli.
Guardandomi attorno, sono giunta alla conclusione,
che tutti nasciamo con un enorme potenziale di amore nel cuore: nei bambini che
si amano, ho visto i sentimenti più belli e spontanei
perché i bambini non hanno peli sulla lingua né castelli della mente, amano con
innocenza perché sono pieni d’amore, e non chiedono nulla in cambio. Crescendo,
però siamo portati a smarrire questa genuinità, e l’amore diventa una
“tragedia”, come qualcuno lo ha definito; o meglio noi rendiamo l’incredibilità
dell’amore un mero affollarsi di dubbi, domande, pretese; e la considerazione
più amara che vi pongo innanzi agli occhi è che basta un nonnulla a far si che
tutto ciò sfoci in odio, rancore, vendetta: è sufficiente che qualcosina
nell’ingranaggio cessi di funzionare per un attimo, e in preda al terrore,
piuttosto che comunicare, per un crudele bisogno di sentirci forti, sputiamo
merda sul cosiddetto “amato”, infischiandocene del suo intimo sentire: è sempre
più facile prendersela con l’altro, piuttosto che affrontare i propri dissidi
interiori, no? E diamo la colpa all’amore, ai suoi problemi, alle sue
controversie, tralasciando il fatto che forse siamo noi ad avere le colpe,
perché di fatto, siamo incapaci di amare, a cuore aperto e mente limpida, e nei
casi eccezionali schiudere persino l’anima.
Non confondiate queste mie realistiche osservazioni
con una visione pessimistica dell’ “amore di coppia”, perché queste mie
“denunce” vogliono essenzialmente essere una scossa alle vostre consapevolezze,
affinché iniziate a guardare la persona che vi è accanto con i veri occhi
dell’amore. Che possiate purificarvi da tutto ciò che non è amore, aprirvi, e
viverlo quando c’è, lasciarlo andare quando cessa, senza rancore, senza
indignazione.
Io ci credo nell’Amore, (perché su per giù un paio
di volte), ho provato la gioia di questo sentimento, così travolgente e
rinvigorente. Forse da più piccola anch’io l’avevo confuso con altri
sentimenti, però a 20 anni ti conosci, e sai riconoscere anche quando sei
innamorato. Quando l’amore, quello puro e incondizionato, vive in te sei tutto
rapito, ti senti estatico, qualunque difficoltà sorga, non è un problema perché
l’amore tutto guarisce; non esistono paure, né del passato, né tanto meno del
futuro, perché ami, e non chiederesti nulla di più; ti senti imbattibile,
combatti, ma non te ne rendi nemmeno conto, perché in amore le lotte non si
chiamano battaglie, bensì doni; ami, e se non sei ricambiato come vorresti non
importa, perché il tuo amore è sufficiente ad abbracciare anche l’altro; sei
pieno e vuoi condividere tutto, felicità, tristezza, libertà, malinconia,
spensieratezza, speranza, pensieri, parole. Quando ami c’è empatia, vivi
nell’altro, e l’altro vive in te, nel bene e nel male, e il male appare più
dolce, quando qualcuno ti ci accompagna per mano; i respiri si sovrappongono, i
cuori pompano sangue all’unisono, basta una carezza e la pelle ti si accappona
tutta. Quando c’è amore, si cammina mano nella mano, nessuno rincorre nessuno,
perché si è in sintonia, si respira complicità, anche nelle cose più futili
della quotidianità. Certo, gli incidenti di percorso non mancano a nessuno, ma
si impara ad affrontarli in due, piuttosto che chiudersi in sé stessi.
Ricordo con dolcezza gli attimi dei miei amori
trascorsi, ma più di tutto mi sovviene un pomeriggio di mezza primavera, quando
camminavamo a piedi nudi in riva al mare, ridendo e scherzando; qualche giorno
prima una brutta discussione, e poi uno scooter che sfrecciava sotto il sole
verso la pace, accompagnato da canti liberatori, un po’ stonati e sommessi dal
rombo del motore. In quel momento non mi mancava nulla, mi sentivo così
pienamente me, così liberamente Filomena, era favoloso. Non avrei per niente al
mondo voluto trovarmi in un altro posto dell’universo: il mio paradiso era
esattamente lì, in un pomeriggio di aprile, su quella sabbia ancora un po’
fredda e umida. Il tempo era sparito, come il mondo attorno: eravamo solo noi,
gli sguardi di tenerezza, le poesie d’amore, due corpi intrecciati, la voglia
di vivere e tanta voglia di perderci l’uno nell’altra.
È fantastico l’amore! Dovete solo lasciargli
spazio!
Filomena Lok Locantore
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