Il bosco impenetrabile e l'innamoramento sotto "mentite spoglie" mi hanno fatto immediatamente pensare a un qualche desiderio represso in chi sa quale parte ben nascosta del subconscio, desiderio che il re non ha avuto il coraggio di confessare neppure a sé stesso. MALE, MOLTO MOLTO MALE! Non "guardandolo in faccia" e non "chiamandolo per nome", per appagarlo egli ha dovuto trovare mille altre contorte vie e far soffrire le persone che amava ("amava"?... mmmmm, meglio se diciamo "che lo amavano"). Per fortuna, che abbiamo sempre una buona scorta di "magia" che ci viene in soccorso quando non sappiamo più dove sbattere la testa.
Bella questa fiaba, a parte i due bimbetti innocenti, non ci sono "belle statuine" e tutti i personaggi hanno un ruolo abbastanza attivo nel compimento della storia.
(Dario Amadei, Guarire con Basile)
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