martedì 7 marzo 2023

“Oggi decido io” – Educare i bambini al “fare da sé”

«Un buon insegnante è uno che si rende progressivamente superfluo» (T. Carruthers).

Mi sono imbattuta per caso, più volte, in queste parole navigando sul web, e mi hanno fatto riflettere, potenziando la mia convinzione che ogni insegnante o educatore deve essere in grado di porsi accanto al bambino come un compagno di viaggio, offrirgli semplicemente la sua presenza e intervenire in punta di piedi, perché, come diceva Malaguzzi “è sufficiente che i bambini sentano la tua presenza, sentano che sei con loro. Questo li renderà fiduciosi e consapevoli di ciò che sta succedendo e di ciò che stanno apprendendo. […] Devi lasciare che siano loro gli autentici protagonisti”.
Dopo un anno di preparazione e formazione intensa, studiando le Linee pedagogiche per il Sistema integrato Zerosei, e dopo alcuni mesi in cui, divise a piccoli gruppi, insegnanti ed educatrici si sono impegnate nella stesura di un progetto per poter strutturare il nostro Polo Zerosei, all’inizio di settembre 2022 siamo partite insieme con entusiasmo e grinta per offrire ai nostri bambini un ambiente che offra loro innanzitutto relazioni positive, poi stimoli, situazioni, setting e strumenti utili non solo al loro apprendimento, ma al sentirsi “a casa” in un ambiente accogliente e piacevole.
È stato, ed è ancora, un percorso non privo di sacrificio e capacità di adattamento da parte di tutte, soprattutto perché abbiamo rivoluzionato gli spazi, rendendoli aperti, scambievoli e condivisibili per tutti i bambini, ovviamente organizzando e programmando accuratamente le giornate e le attività educative da proporre.
In uno dei tanti pomeriggi di programmazione e progettazione, che a volte comprendono tutto il personale educativo del Polo, a volte solo la fascia 0-3, altre volte quella 3-6, come in questo caso, un lampo di follia – uno dei tanti – mi ha attraversato la mente e mi sono lanciata nell’azzardata proposta: perché non pensare una mattinata in cui in ogni sezione si prepara un laboratorio con del materiale a disposizione e i bambini scelgono liberamente dove andare?
Passato il primo momento di sguardi… costernati e intimoriti, qualche volto ha iniziato a illuminarsi e ad accarezzare l’idea, che cominciava a sembrare un po’ meno folle e persino… realizzabile.
Lanciato il sasso, ho lasciato che le insegnanti, nei giorni seguenti, si organizzassero liberamente per stabilire “chi preparava cosa” ed ecco l’idea di un laboratorio di pasta al sale colorata, un laboratorio di pittura verticale da realizzare su fogli di carta bianca o attaccati alle pareti dell’aula (adeguatamente rivestite di fogli di plastica), oppure ai cavalletti o ai tavoli messi in verticale, infine un laboratorio con l’utilizzo delle loose parts.
Abbiamo chiamato quest’esperienza “Oggi decido io”.
A un certo punto della mattinata, nel giorno X stabilito,
con passo titubante mi sono diretta verso il piano della scuola dell’infanzia, temendo di trovarmi in una confusione da… caos primordiale e invece, aggirandomi per le sezioni, sono rimasta felicemente sorpresa e quasi non credevo ai miei occhi: i bambini si erano autonomamente collocati nell’una o nell’altra sezione in maniera numericamente equilibrata, in ogni laboratorio erano presenti e operativi bambini di ogni età e sezione, non c’era assolutamente confusione.
Tutti lavoravano in piena autonomia, conversando fra loro con un tono di voce accettabile e aiutandosi reciprocamente, con un’attenzione particolare ai più piccoli di 3 anni, verso i quali realizzavano una vera e propria modalità di peer tutoring, ad esempio mostrando come prendere il colore col pennello o come stendere la pasta di sale, dopo averla lavorata con le mani, per poterne ricavare forme diverse con gli stampini. Le insegnanti erano presenti in modo molto discreto, con la funzione di osservatrici attente, pronte a captare e ad annotarsi i dialoghi che accompagnavano il lavoro dei bambini. In nessun laboratorio è stato richiesto da parte dei bambini l’intervento delle insegnanti per risolvere qualche piccola difficoltà.
Durante le piccole interviste che le maestre hanno fatto dopo questa esperienza, i bambini hanno dato risposte molto positive, piene di entusiasmo e soddisfazione, e hanno espresso il desiderio di ripeterla ancora.
Nello scambio di impressioni e osservazioni che sono poi seguite a questa giornata, tutte abbiamo evidenziato quanto sia importante per i bambini misurare la propria capacità di fare da soli, di orientarsi a compiere scelte autonome in contesti ambientali e relazionali diversi dal solito ambito della propria sezione.
Abbiamo potuto constatare anche che, sentendosi totalmente liberi, i bambini hanno saputo gestire in modo molto responsabile la loro autonomia e le capacità di problem solving acquisite.
Due bambini di 3 anni sembravano inizialmente un po’ disorientati nel laboratorio delle loose parts e non sapevano che cosa fare; nel momento in cui la maestra stava per intervenire in loro aiuto, tutti e due hanno deciso di lavorare insieme e hanno cominciato a cercare i pezzi che servivano per fare una casa con dei legnetti e grossi sassi lisci, con risultati veramente fantastici.
Nell’osservare insieme, gruppo per gruppo, le foto scattate durante i laboratori per la documentazione, le insegnanti hanno raccolto i commenti dei bambini che hanno espresso di aver sperimentato la sensazione di sentirsi capaci, in grado di poter agire autonomamente e saper risolvere problemi. Quest’esperienza ha contribuito e contribuirà a rinforzare la loro autostima e la fiducia in se stessi e li aiuterà prossimamente nella gestione delle situazioni e delle difficoltà credendo nelle proprie capacità.
Maria Paola Campanella, direttrice dell'Istituto San Francesco di Sales, Roma

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