martedì 12 febbraio 2013

Smile


All’alba della Tecnologia Nera ci troviamo a vivere immersi in un sorta di Medio Evo culturale che negli ultimi tempi sta diventando sempre più asfissiante.
Il Genio Umano che è riuscito ad illuminare anche i secoli più bui della storia sembra essersi irrimediabilmente spento ed è  difficile, quasi impossibile rintracciare novità davvero rivoluzionarie in tutti i campi dell’arte. Mecenate è entrato a far parte della congrega degli Uomini Grigi che considerano la cultura inutile e forse dannosa, un ramo secco da potare senza pensarci troppo. Le multinazionali stanno condannando l’Homo Sapiens ad evolvere in Homo Informaticus ed il cervello umano presto diventerà l’appendice scialba e raggrinzita di un computer senza il quale non sapremo più soddisfare nemmeno le nostre esigenze più strettamente fisiologiche.
In una situazione del genere chi non rinuncia nonostante tutto a volare si rifugia inevitabilmente in un passato non certamente remoto ma che sembra ormai lontano anni luce.
E cosi hanno fatto le giovani scrittrici di “Venti racconti intorno a Brian Wilson e Smile” una interessantissima antologia curata da Vittorino Testa, frutto di un laboratorio di scrittura creativa.
Brian Wilson,  leader dei Beach Boys  leggendario gruppo musicale  pop rock statunitense, alla fine degli anni sessanta sviluppò un’ossessione che lo trascinò nel baratro della follia. Voleva realizzare un album che rappresentasse una svolta epocale nella storia della musica, con  testi innovativi ed  uso di strumenti sofisticati e inusuali. Lavorò a lungo al progetto, lottando contro gli altri componenti del gruppo che lo ritenevano troppo lontano dal loro stile, ma alla fine quando ormai stava per uscire, “Smile” questo era il titolo dell’album, venne definitivamente accantonato. Fu un flop terribile dal quale Wilson non si riprese mai più.
Molti affermano che se Smile fosse uscito nel 1967, album come Sgt Pepper’s o anche lo stesso Dark side of the moon dei Pink Floyd non avrebbero avuto lo stesso impatto e significato.(V. Testa)
Nell’antologia, le autrici ricorrendo a generi letterari molto diversi, dal noir al racconto d’amore, ricostruiscono tra mito e realtà la storia di Brian Wilson e della sua ossessione…
Un viaggio affascinante, sulle ali dell’emozione, nel cuore di una leggenda della musica rock.
Assolutamente da non perdere.
Dario Amadei

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