All’alba della
Tecnologia Nera ci troviamo a vivere immersi in un sorta di Medio Evo culturale
che negli ultimi tempi sta diventando sempre più asfissiante.
Il Genio Umano
che è riuscito ad illuminare anche i secoli più bui della storia sembra essersi
irrimediabilmente spento ed è difficile,
quasi impossibile rintracciare novità davvero rivoluzionarie in tutti i campi
dell’arte. Mecenate è entrato a far parte della congrega degli Uomini Grigi che
considerano la cultura inutile e forse dannosa, un ramo secco da potare senza
pensarci troppo. Le multinazionali stanno condannando l’Homo Sapiens ad
evolvere in Homo Informaticus ed il cervello umano presto diventerà l’appendice
scialba e raggrinzita di un computer senza il quale non sapremo più soddisfare
nemmeno le nostre esigenze più strettamente fisiologiche.
In una
situazione del genere chi non rinuncia nonostante tutto a volare si rifugia
inevitabilmente in un passato non certamente remoto ma che sembra ormai lontano
anni luce.
E cosi hanno
fatto le giovani scrittrici di “Venti racconti intorno a Brian Wilson e Smile” una
interessantissima antologia curata da Vittorino Testa, frutto di un laboratorio
di scrittura creativa.
Brian Wilson, leader dei Beach Boys leggendario gruppo musicale pop
rock statunitense, alla fine degli anni sessanta
sviluppò un’ossessione che lo trascinò nel baratro della follia. Voleva
realizzare un album che rappresentasse una svolta epocale nella storia della
musica, con testi innovativi ed uso di strumenti sofisticati e inusuali. Lavorò
a lungo al progetto, lottando contro gli altri componenti del gruppo che lo
ritenevano troppo lontano dal loro stile, ma alla fine quando ormai stava per
uscire, “Smile” questo era il titolo dell’album, venne definitivamente
accantonato. Fu un flop terribile dal quale Wilson non si riprese mai più.
Molti
affermano che se Smile fosse uscito nel 1967, album come Sgt Pepper’s o anche
lo stesso Dark side of the moon dei Pink Floyd non avrebbero avuto lo stesso
impatto e significato.(V. Testa)
Nell’antologia, le autrici ricorrendo a
generi letterari molto diversi, dal noir al racconto d’amore, ricostruiscono
tra mito e realtà la storia di Brian Wilson e della sua ossessione…
Un viaggio affascinante, sulle ali
dell’emozione, nel cuore di una leggenda della musica rock.
Assolutamente da non perdere.
Dario Amadei
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