La musica di Cat, ora Yusuf, è la colonna sonora della mia vita sin da
quando, a sedici anni, dei compagni di scuola mi regalarono Foreigner. Non
conoscevo quel cantante dal nome abbastanza singolare, ma venni subito
affascinato dalla magia della sua voce: c’era qualcosa che mi attirava
irresistibilmente e da allora le sue canzoni mi hanno seguito ovunque. Sono
state presenti nei momenti tristi e nei momenti lieti della mia vita e da
qualche anno hanno assunto un significato davvero speciale perché finalmente
sono riuscito a comprenderne degli aspetti che per tanto tempo avevo solo
intuito. Del resto la vita è così, riserva delle sorprese meravigliose proprio
quando sembra che non ci sia più speranza ed è per questo che non bisogna mai
smettere di sperare, né di sognare.
Cat Stevens, quando aveva sedici
anni si divertiva a salire sui tetti delle case per ammirare il panorama di
Londra dall’alto. Lì scriveva piccole storie, suonava la chitarra e sentiva che
quello era il modo migliore per lui di esprimere i suoi sentimenti. E quando ci
si lascia trasportare dalla musica di Cat si può salire con lui sui tetti di
Londra ed imparare a guardare l’orizzonte con occhi diversi. Grazie MajiCat e
buon compleanno!!!
Dario Amadei
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