Due
margherite dispari di Roberto Miano
Uno
di quei libri che non ti aspetti, che ti prende alle spalle e ti lascia senza
parole, anche se di parole ne racconta molte, orchestrate ad arte per comporre
un linguaggio nuovo, a volte un po’ criptico, ma sempre molto efficace.
In
copertina, i corpi con il volto nascosto, di due donne misteriose dalle lunghe
braccia, accolgono il lettore unendosi nella penombra a descrivere un’immagine
che, come spesso fa la vita, muta forma ad ogni sguardo. E poi, con “il cuore
in stand-by, in una sorta di indefinita attesa”* si comincia a leggere.
“Ho
aperto mille cassetti. Non pensavo di averne tanti a casa.”*
Così
ci dice il protagonista di uno dei racconti e così è questo libro, una raccolta
di storie in cui il lettore s’imbatte, quasi ad ogni riga, in tantissimi
cassetti che racchiudono mille e più consigli utili per vivere. Non è
obbligatorio aprirli e spesso non è facile, ma chi non vuole farlo o non ci
riesce si perde davvero qualcosa d’importante. Si respira tanta rabbia e il
tono è spesso aggressivo, ma si percepisce che questo serve per mascherare una
grande sofferenza e per provare a scuotere la vita come un vecchio flipper, uno
di quelli che quando se la vedevano brutta nascondevano la testa sotto la
sabbia, andando in tilt. I racconti hanno spesso degli incredibili finali a
sorpresa, ma non sempre un lieto fine, anche se questo apparente pessimismo è
in realtà omeopatico e trasmette l’energia necessaria per tirare avanti e
perché no, per spiccare il volo: “Ha sorriso perché, riflesso nel vetro, un
gioco di luci lontane le ha restituito quelle ali che un uomo, prima di morire,
le aveva spiegato.”*
Dire
altro è impossibile perché questo è un libro che si può scoprire solo leggendo,
ed è consigliato a tutti, ma in particolare a chi è stanco delle solite vecchie
storie e magari ha sempre sognato di andare a caccia di margherite in una notte
buia e senza luna.
Dario
Amadei
Due margherite dispari*
Racconti
Autore: Roberto Miano
Editore: FusibiliaLibri
Collana: sentire-errare (prosa)
Anno 2013
pp. 136
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