È molto difficile scrivere un libro come questo e Stella Stollo c’è riuscita alla grande. Devo dire che quando ho letto i Delitti della Primavera per la prima volta sono rimasto piacevolmente sorpreso, perché l’autrice ha creato una struttura narrativa complessa miscelando sapientemente tra loro generi letterari diversi, filtrati attraverso una conoscenza non comune della storia e dell’arte.
Il romanzo è ambientato nella Firenze rinascimentale dove uno spietato serial killer sta uccidendo da anni delle giovani donne, ispirandosi, nel suo folle percorso, alla simbologia del capolavoro di Sandro Botticelli, l’Allegoria della Primavera.
Nel Rinascimento ovviamente non esistevano ancora i geniali detective ed investigatori che hanno fatto la fortuna della grande letteratura gialla e così Stella Stollo sguinzaglia sulle tracce dell’assassino una serie di personaggi, alcuni di fantasia e altri realmente esistiti, come Filippino Lippi, Sandro Botticelli e un inedito giovane Leonardo da Vinci molto diverso da come ci è stato sempre descritto.
La caccia al killer travolge in un crescendo di emozioni anche il lettore più esigente, tenuto incollato alle pagine dalla curiosità di conoscere il nome dell’assassino, che l’autrice svelerà con un vero e proprio colpo di scena finale.
Chi leggerà questo libro saprà inoltre la verità sulla scoperta dell’America, su come sono andate in realtà le cose tra Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo e avrà la fortuna di conoscere la bellissima Simonetta Vespucci, una donna di grande fascino della quale inevitabilmente molti lettori si innamoreranno.
Allora mi raccomando, non trascurate di leggere i Delitti della Primavera, un libro che oltre a tutto quello che abbiamo detto vi farà viaggiare nella bellezza di un'arte senza tempo, un'esperienza assolutamente da consigliare.
Dario Amadei
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