Quanti di noi sanno che il noto cioccolato fondente “Luisa” della Perugina deve il suo nome a Luisa Spagnoli? Sì, proprio quella signora elegante il cui nome associamo più immediatamente alla nota linea di abbigliamento femminile in stile classico. È stata proprio lei che, prima di dedicarsi alla realizzazione di raffinati capi in lana d’angora, ha avviato la cioccolateria “Perugina”, trasformando una vecchia drogheria nella confetteria più prestigiosa di Perugia e poi, in seguito ad un accordo con gli industriali Buitoni, nella grande azienda di cioccolata di fama mondiale. Prima di esercitare la sua inventiva con maglie e scialli, la signora aveva già profuso l’innato intuito e lo squisito gusto per creare, oltre al già citato fondente Luisa, quelle piccole grandi delizie che ormai appartengono al nostro vissuto, quali le caramelle Rossana e i mitici Baci.
È legittimo chiedersi come abbia fatto una donna vissuta tra il XIX e il XX sec. a farsi strada in un ambiente riservato esclusivamente agli uomini, a diventare imprenditrice di successo e a fondare ben due fiorenti attività commerciali, sfuggendo al destino a lei riservato dall’opinione corrente dell’epoca e persino dalla legge che “nega alle donne autonomia giuridica e patrimoniale, e impedisce loro di intraprendere qualsiasi attività a proprio nome, di partecipare in qualità di socie a qualsiasi impresa”…
Lo scoprirete leggendo il delizioso libro di Maria Letizia Putti e Roberta Ricca: una biografia in cui la storia romanzata di Luisa è arricchita da alcuni approfondimenti sul contesto storico e sociale che ci aiutano a comprendere quanto la signora dei baci sia stata precorritrice dei tempi non solo perché donna e dirigente di aziende ma anche nel modo di gestire le sue aziende, riservando un’attenzione particolare all’ambiente di lavoro e al benessere dei dipendenti, soprattutto delle lavoratrici. Eccezionalmente moderna anche nella sua sensibilità animalista che la portò ad adottare un sistema indolore per togliere dal mantello dei conigli d’angora solo il pelo in eccedenza. E decisamente anticonformista nella vita sentimentale, tanto da separarsi dal marito per vivere appieno la sua relazione con un uomo più giovane che “le aveva sempre portato una ventata di gaiezza, l’aveva fatta sentire in pace con il mondo(…) finalmente donna, libera di andare per il mondo con un uomo che si prendeva cura di lei”.
Con tatto e maestria le autrici vi faranno entrare nella mente e nel cuore di una signora dotata di grande ingegno e di indiscutibili capacità, ma soprattutto animata dal desiderio di vivere pienamente le proprie passioni, sia nel lavoro sia nel privato. Una signora che visse per passione.
Stella Stollo
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