Sono dislessico e collaboratore editoriale. Binomio
impossibile? Assolutamente no. Le case editrici si sono presto accorte che un
collaboratore dislessico è un’opportunità. Perché quello che va bene per
un dislessico va benissimo per tutti i lettori.
di Massimo Rondi
pubblicato su State of Mind
Avete mai pensato che allo specchio le lettere KO
diventano esattamente il contrario?
OK
Mi viene in mente che
Leonardo da Vinci (mancino e dislessico) era capace di scrivere al contrario,
da destra verso sinistra e dall’ultima pagina verso quella iniziale (“Storiedi normale dislessia” di Rossella Grenci e Daniele Zanoni).
La scrittura è una
convenzione recente per il nostro cervello. Non è intuitiva neppure la
“direzione”, da sinistra a destra o da destra a sinistra.
E il modo di leggere
“dislessico” potrebbe essere giusto in un altro sistema di scrittura.
Secondo le stime più
recenti la dislessia oggi interessa almeno il 10% della popolazione mondiale,
ovvero circa 700 milioni di persone. E la dislessia può apparire sotto molte e
diverse forme, rendendo difficile la diagnosi quando il problema si manifesta.
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